Il ritorno in Serie A dopo un anno di purgatorio. E’ boom di abbonamenti per il Genoa di Alberto Gilardino che ha riportato entusiasmo in casa rossoblù, raggiunta quota 25mila tessere vendute. Un obiettivo raggiunto come aveva pronostico l’amministratore delegato del club Adres Blazquez ad inizio luglio. La società ha cavalcato l’entusiasmo della promozione con un mercato oculato ma ancora da completare. L’arrivo di Mateo Retegui ha rappresentato la ciliegina sulla torta che ha infiammato la piazza, l’italo argentino sarà il nuovo centravanti che dovrà trascinare la squadra.

Boom abbonamenti per il Genoa

Il miglior dato di sempre per il Genoa in materia di campagne abbonamenti. Intorno all’ora di pranzo è stato eguagliato e oltrepassato il precedente primato di tessere stagionali raggiunto nel campionato 2009/10 con 24290 tessere staccate. La dead-line della Campagna Abbonamenti ‘BellissimA’ è fissata per la prima gara di campionato che vedrà il 19 agosto il Genoa esordire al Ferraris contro la Fiorentina.

Alle ore 13 si contavano 2368 posti ancora disponibili in Gradinata Zena, 1469 nel settore Distinti, 1623 in Gradinata Laterale e circa 600 di Tribuna. La volata scatta adesso sull’obiettivo dichiarato delle 25mila sottoscrizioni. Pioggia di donazioni intanto per ‘Un Cuore Grande Così’. La raccolta benefica, giunta alla 19a edizione, donerà il ricavato per acquistare abbonamenti del Genoa a una serie di strutture che accolgono malati e persone disabili

Grande soddisfazione in società visto che il muro dei venticinquemila abbonati è stato raggiunto, l’obiettivo è riuscire ad avere un Marassi sempre verso il sold out in ogni impegno casalingo. Un auspicio profetico fatto dall’amministratore delegato Adres Blazquez che ora sogna di abbattere anche il record di supremazia cittadina che è detenuto dalla Sampdoria nell’anno post scudetto 1991 quando la squadra allenata da Boskov con Roberto Mancini in campo portò 25.186 tifosi blucerchiati fissi allo stadio.

Nuova società e Gilardino in panchina

Non sono stati anni semplici per i rossoblù. Soddisfazioni molto poche con tante stagioni vissute con l’acqua alla gola della retrocessione sventata solamente nelle ultime giornate fino a due anni fa quando arrivò la sentenza della Serie B. Nel frattempo è arrivato il cambio di proprietà con l’addio del tanto contestato Enrico Preziosi e l’arrivo degli americani della 777 Partners che hanno scelto Alberto Zangrillo come Presidente.

Sulla panchina era rimasto il tedesco Alexander Blessin, un progetto ambizioso quanto rischioso con un tecnico alla prima esperienza in Italia. Durò poco infatti l’avventura, a dicembre viene esonerato per promuovere Alberto Gilardino dalla Primavera con la squadra quinta in classifica con 23 punti dopo 15 turni di Serie B. L’esordio fu subito positivo con la vittoria per 2-0 sul sorprendete Südtirol.

Quella che sembrava essere solo una soluzione temporanea divenne definitiva il 3 gennaio 2023. Gilardino viene confermato alla guida del club fino al termine della stagione, dopo aver raccolto 10 punti su 12 nelle sue prime quattro partite. Bisognerà attendere il 5 febbraio per vedere il Genoa perdere in campionato al Tardini di Parma contro i giallolbù che si impongono per 2-0.

Il 6 maggio, battendo l’Ascoli per 2-1, il Genoa ottiene la promozione diretta in Serie A dietro il Frosinone di Fabio Grosso e con otto punti di vantaggio sul Bari terzo, a due giornate dalla fine del campionato, con il record di 48 punti in 21 partite, una media di 2,28 a partita. Il 6 giugno, dopo aver terminato il campionato al secondo posto, prolunga di un anno il proprio contratto con il Genoa fino al 2025.

Queste sono state le basi dell’entusiasmo dei tifosi rossoblù che hanno visto in Gilardino un condottiero da seguire e nella società un rinnovato feeling. Inevitabile negare che la retrocessione sul campo e i problemi societari dei rivali della Sampdoria hanno alimentato questo sentimento.