Il vecchio che avanza, aspettando che il nuovo si materializzi. Si può descrivere così il calciomercato del Napoli, che si avvicina ai nastri di partenza con la consapevolezza del passato che lascia ben sperare per il presente, con un futuro però da decifrare. Perchè gli azzurri sono stati capaci di offrire uno spettacolo perfetto, il terzo scudetto è stato più che meritato, che ha portato il presidente Aurelio De Laurentiis ad alzare l’asticella. “Faremo ancora meglio”, il guanto di sfida l’ha lanciato, ma se lo scudetto è stato il top nazionale, ecco che allora gli occhi sono puntati alla Champions League. ADL vuole fare meglio dei quarti di finale dell’ultima edizione, ma per farlo servono risposte. Anche dal mercato.
Calciomercato Napoli, ma arrivano gli innesti?
Se dovessimo trovare una parola o un simbolo da affiancare al calciomercato del Napoli, un punto interrogativo sarebbe la rappresentazione lampante dei dubbi e delle attese che si solidificano dalle parti di Partenope. Perchè l’unica certezza, ad oggi, è che il Napoli si è indebolito. La formazione è la stessa di quella appena scudettata, ma con un Kim in meno. Mica poco. Il faro della retroguardia azzurra ha detto “anneyong” (ciao in coreano), lasciando un buco importante dietro.
Il sostituto? Mistero. Ad oggi sul tavolo della dirigenza c’è solo un listone con tanti nomi e zero fatti. Laporte? No grazie, costa assai. Le Normand? Stesso principio. Danso? Ha preferito il Lens firmando il rinnovo di contratto. Si sta cercando di trovare il pertugio per Mavropanos dello Stoccarda, ma il greco aspetta l’Atletico Madrid, mentre Murillo del Corinthians è il nome che più piace ma De Laurentiis non ha intenzione di spendere 30 milioni per un giovane di appena 21 anni. Dubbi e perplessità che non fermano il tempo che intanto scorre, con il Napoli che a pochi giorni dall’inizio del campionato si ritrova in difesa Rrahmani, Juan Jesus e Ostigard. Un pò pochino. E che Kim andasse al Bayern Monaco lo si sapeva da tre mesi. Senza dimenticare che anche centrocampo e attacco devono essere puntellati.
Vietato tralasciare anche ciò che sta succedendo all’interno delle mura amiche, dove la questione rinnovi impazza. A partire da Osimhen. L’ambiente è sereno, è convinto che il nigeriano prolunghi il suo amore con Napoli, ma ad oggi la verità è che di frizioni ce ne sono. Perchè se Roberto Calenda, agente del giocatore, e la società si incontrano sei volte senza stringersi la mano, vuol dire che un problema c’è, e sul mercato vietato tralasciare i piccoli segnali che possono diventare dei giganteschi malumori che bene non fanno. Come quelli di Zielinski, Lozano, Demme, Politano. Altri nomi che vogliono capire cosa ne sarà del loro destino, ad oggi torbido. E che potrebbe rendere l’ambiente tossico a lungo andare.
Perplessità? Si, ce ne sono. Napoli non sembra essere quell’oasi felice ammirata in questo periodo, la troppa euforia dello scudetto rischia di essere un boomerang sanguinoso. Con Garcia che intanto lavora e osserva con un pizzico di timore. Il mister non vuole intaccare una macchina che gira a dovere, ma lui non è Spalletti, deve metterci del suo. E per farlo gli servono certezze e materie prime. Ma oltre alla rosa a disposizione il resto è un esercito di punti interrogativi. Obiettivo renderli esclamativi. Con l’orologio che intanto fa tic tac, ma non è un suono amico.