Morata Roma è un matrimonio che non si deve fare. L’attaccante spagnolo, molto legato a Dybala, oggi ha allontanato ogni possibilità di approdare alla corte di Mourinho. Ed è proprio il tecnico che in queste settimane ha continuato letteralmente a corteggiarlo, lui è il giocatore che fa al caso della squadra, ma oggi è arrivata la doccia fredda: Morata ha allontanato ogni possibilità di un suo trasferimento nella capitale. “Non penso alla Roma, al momento non è un’opzione e non è nella mia testa“. Fine dei giochi. Almeno questo fa pensare quanto dichiarato dal calciatore ora in forza all’Atletico Madrid. “Sono felice di essere qui all’Atletico, ma noi giocatori non possiamo controllare il mercato, il mercato non si può controllare”. Le dichiarazioni rilasciate al network spagnolo Tudn non lasciano spazio all’interpretazione. Il primo obiettivo di Mourinho si è fatto fuori da solo.

Morata: “Grato a Mourinho ma la Roma non è nei miei pensieri”

E’ vero che la Roma ci ha provato da sempre com’è vero che anche Dybala ha provato a tenere calda la pista parlando spesso della realtà al suo amico, ma c’è anche da dire che le due società (Roma e Atletico), non sono mai state vicine ad un accordo. I giallorossi volevano il prestito, gli spagnoli la cessione definitiva. Per un periodo sembrava le parti si fossero avvicinate con il prestito con obbligo di riscatto, ma in realtà il club di Madrid non ha mai avuto intenzione di lasciare andare Morata a costo zero. Insomma la richiesta per il cartellino non è mai stata sotto i 20 milioni di euro e la Roma questa cifra, per un giocatore di 31 anni con un ingaggio importante, non ha mai avuto intenzione di spenderli.

L’attaccante spagnolo giura amore all’Atletico e chiude alla Roma

E insomma alla fine Morata, a meno di svolte clamorose, rimarrà all’Atletico. “Sto lavorando e sono molto felice di essere in Messico con la squadra – ha detto il giocatore nell’intervista in cui ha dichiarato di non avere in testa la Roma – Ho voglia di migliorare, lo sto facendo in questo pre-campionato”.  Morata ha ringraziato lo special one per l’interesse, ma ha declinato l’invito. “Sono qui a godermi il Messico, a lavorare con la squadra. Mourinho? È un grande allenatore, è stato lui a darmi l’opportunità di giocare la prima partita da professionista. Gli sono molto grato e gli auguro il meglio”. Fine. Il primo obiettivo del tecnico giallorosso, a quanto pare, è sfumato senza aver mai avuto possibilità di concretizzarsi.

Costi troppo alti per l’operazione

Almeno questo ha fatto capire Morata che ha parlato probabilmente ormai essendo consapevole del fatto che la Roma non avrebbe mai potuto spendere le cifre necessarie per prenderlo. La richiesta per il cartellino (20 milioni), più il suo ingaggio – i giallorossi erano pronti ad offrirgli un contratto di 5 anni a 5 milioni di euro a stagione – avevano alzato un po’ troppo i costi dell’operazione. Tanto che anche l’Inter, che all’inizio sembrava sul punto di superare la Roma anche in questo affare, aveva mollato la presa. Sempre tenendo conto che si tratta di un calciatore del 92.

Mourinho vuole l’attaccante, Marcos Leonardo non era il profilo che cerca

A questo punto Mourinho dovrà alzare la voce a Trigoria perché lui il centravanti lo vuole. E lo vuole con delle caratteristiche precise, che ha spiegato a Tiago Pinto più di una volta. Caratteristiche che non ha Belotti, nonostante Mourinho provi ad inserirlo nei meccanismi previsti dal suo gioco. Il ds della Roma tra l’altro aveva deviato sul brasiliano Marcos Leonardo senza il benestare dell’allenatore e oltre ai costi dell’operazione c’era il rischio di portare alla corte del tecnico un giocatore non voluto. Insomma Mourinho incassa il no di Morata e ora aspetta, ma la pazienza non è infinita. E già nel finale dei ritiro portoghese ha cominciato a mandare messaggi chiari al club. La fotografia fatta al termine del raduno con tutta la squadra e con un posto vuoto in mezzo al gruppo – che Mou sperava in questi giorni sarebbe stato colmato proprio con l’arrivo della punta – sta proprio a significare che il tempo della pazienza è terminato.