Manca sempre meno all’avventura Mondiale dell’Italia del Basket guidata da Gianmarco Pozzecco. La massima competizione continentale si disputerà in Asia dal 25 agosto al 10 settembre.

Basket, Pozzecco: “Credo tantissimo nell’Italia, voglio dargli un’anima”

Manca sempre meno all’avventura Mondiale dell’Italia del Basket guidata da Gianmarco Pozzecco. La massima competizione continentale si disputerà in Asia dal 25 agosto al 10 settembre. La nazionale italiana di pallacanestro questa sera giocherà la prima delle amichevoli di preparazione in vista della rassegna continentale. L’Italia scenderà in campo per la prima gara della Trentino Basket Cup. Ospitando appunto la Turchia a Trento. Il quadrangolare comprenderà anche la Cina e Capo Verde. Le due squadre vincitrici, domani sera giocheranno la finale della competizione.

E il coach azzurro si è espresso così al Corriere dello Sport, proiettandosi proprio verso il Mondiale: “Un torneo completamente diverso dall’Europeo, per contenuti e palcoscenico dove ci esibiremo. Credo che fisicità e atletismo prevarranno sui tatticismi. Le nazionali continentali alla fine hanno tratti distintivi noti a tutti. Conosciamo molto meno gli altri avversari”. Pozzecco poi ha proseguito così, parlando dello staff con cui lavora per l’Italia di basket: “Devo dire che il mio staff è fantastico. Loro si stanno occupando di Angola, Repubblica Dominicana e Filippine. Io mi sto dedicando a dare un profilo ed un’anima a una squadra in cui credo tantissimo”.

Basket, Pozzecco: “Nella mia Italia conta più la squadra che gli individui”

E sempre sulla nazionale di basket, l’allenatore triestino ha aggiunto: “Ogni volta che si è allineati davanti al tricolore, per una partita dell’Italia, cambia qualcosa. Il giorno del mio esordio in azzurro, tra l’altro a Trieste la mia città, ero come tramortito. Ho faticato a ritrovare lucidità tanti erano occhi e luci addosso. Ora va meglio, ma la Nazionale è una scarica elettrica”.

Pozzecco successivamente ha continuato, soffermandosi sulle esclusioni che hanno generato anche delle polemiche: “La nostra professione contempla due opzioni. La prima è convincere tutti, a prescindere dalla competenza, che sei capace, magari imponendo le tue idee. La seconda è fare bene il tuo lavoro, conservando la propria identità e facendo parlare i fatti, ed essere così consapevole di mettere tutti d’accordo. Io ho scelto questa seconda strada da giocatore e la seguo senza remore da allenatore. Tutti hanno il diritto di giudicare, ma vorrei ci fosse quantomeno la possibilità, da parte di chi mette in discussione le scelte, del dubbio”.

Il coach dell’Italia ha proseguito:

“Io ed i giocatori abbiamo chiari tutti gli elementi, altri no. Posso dire che tante esclusioni sono frutto di confronto e condivisione tra me e chi è rimasto fuori. Nella mia Italia vige la regola che più degli individui conta la squadra. E comunque la decisione finale spetta a me”.

Basket, Pozzecco: “Melli è un giocatore unico, in campo può ricoprire ogni ruolo”

Subito dopo, Pozzecco ha espresso parole molto importanti per Nicolò Melli, uno dei punti di forza dell’Italia del Basket.

“Io ho Melli che è unico. Può fare tutto in campo, coprire ogni ruolo. Trasmette a me e compagni forza e serenità. È inarrivabile, perché mischia talento ed intelligenza. Quando dico che è il giocatore più forte della storia nostra pallacanestro non scherzo. Lui traccerà la strada per gli altri lunghi e come sempre sarà la squadra ad aiutarsi in ogni centimetro del campo”.

In conclusione, l’allenatore dell’Italbasket ha parlato anche di capitan Gigi Datome. Che al termine del Mondiale saluterà il mondo del basket giocato:

“Torno con la mente indietro e penso alla mia ultima partita. Gioco con Capo d’Orlando ad Avellino nel 2008. Tre minuti dalla fine Sacchetti, che era il coach, mi richiama in panchina. Tutti in piedi ad applaudire sugli spalti, abbracci di compagni ed avversari. Meo dice a Bruttini, che era un ragazzino, di entrare la mio posto. Lui era in lacrime distrutto e non riesce ad alzarsi. Ecco, vorrei che tutti noi, quando sarà, vivessimo per Gigi e con Gigi un momento simile”.

In conclusione, l’allenatore dell’Italbasket ha parlato anche di capitan Gigi Datome. Che al termine del Mondiale saluterà il mondo del basket giocato: