Lorenzo Musetti si prepara per la stagione sul cemento negli Stati Uniti, dopo aver deciso di tornare a competere sulla terra rossa europea prima di partire per il Nord America.
Il suo scopo era difendere il titolo conquistato ad Amburgo, ma purtroppo si è scontrato nuovamente con l’avversario Djere. Il torneo ‘500’ tedesco è stato solo il primo dei suoi successi, poiché ora ambisce a traguardi ancora più importanti come il numero due d’Italia.
Musetti ha parlato dei suoi obiettivi.
Prima il mio obiettivo era diventare un professionista, ora è raggiungere la vetta del ranking, vincere uno Slam. Se alla fine non riuscirò a raggiungere tutti gli obiettivi che mi ero posto, vorrà dire che non erano alla mia portata
L’elogio di Musetti ad Alcaraz
Raggiungere la cima o vincere un titolo del Grande Slam rappresenta una sfida difficile. Non solo a causa dello sforzo fisico e mentale, ma anche a causa della concorrenza presente in questo momento, ostacoli da superare per raggiungere tali obiettivi. Attualmente, nel circuito maschile, due giocatori dominano: Carlos Alcaraz e Novak Djokovic.
Il secondo è un veterano nel circuito, avversario che Musetti ha sconfitto nell’ultima edizione del Masters 1000 di Montecarlo. Il primo, invece, è un talento della Next Gen, proprio come Musetti, e al momento sta guidando questa nuova fase del tennis maschile.
Musetti ha rilasciato parole di stima per il vincitore di Wimbledon.
Oggi è Alcaraz il punto di riferimento, il giocatore da battere”, dichiara il tennista italiano, attuale numero 18 del mondo. “È il Re Mida del tennis: quello che tocca diventa oro. È insieme un amico e una fonte di ispirazione, averlo battuto è un vanto ma anche una motivazione in più per riuscirci di nuovo. Ha solo vent’anni, ma una maturità che ricorda quella di Djokovic, lo ha dimostrato a Wimbledon