Nuovo assegno di 350 euro da settembre 2023 per i soggetti cosiddetti “occupabili”: ecco quando il Sostegno per la formazione e il Lavoro può raddoppiare o triplicare e l’importo può diventare più elevato del Reddito di cittadinanza. L’indennità che si prenderà dal prossimo mese per chi abbia perduto il Reddito di cittadinanza è da considerarsi per il singolo individuo e non per l’intero nucleo familiare. Pertanto, i 350 euro del nuovo assegno devono essere moltiplicati per tanti componenti, quanti siano quelli chiamati ai corsi di formazione e a riqualificarsi per la ricerca di un lavoro.

Il Sostegno per la formazione e il lavoro potrebbe, quindi, raddoppiare o triplicare se nel nucleo familiare dovessero esserci due o tre soggetti occupabili, cioè di età compresa tra i 18 e i 59 anni. A spiegare il funzionamento del nuovo assegno è stata la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone che, in Segnato, ha spiegato che l’indennità deve essere considerata per il singolo componente familiare.

Nuovo assegno 350 euro da settembre 2023: quando il sostegno può raddoppiare o triplicare ed è più alto del Reddito di cittadinanza

Nuovo assegno di 350 euro, l’indennità per la quale si potrà presentare domanda a partire dal prossimo mese di settembre per chi abbia perso il Reddito di cittadinanza, può elevarsi di importo e divenire più alta del vecchio sussidio. Quest’ultimo, in ogni modo, poteva coprire anche le spese per l’affitto di casa o per il mutuo, quindi per una comparazione degli importi deve essere valutato caso per caso. Tuttavia, la ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, ha spiegato in Senato che la nuova indennità – che si chiamerà Sostegno per la formazione e il lavoro – deve essere considerata per ogni singolo componente della famiglia. Dunque, è possibile che in una famiglia siano presenti più componenti nella situazione di occupabilità a lavoro e che debbano frequentare corsi di formazione e di riqualificazione per rendersi appetibili sul mercato del lavoro.

In questo caso, l’indennità di 350 euro deve essere moltiplicata per ogni componente che sia alla ricerca attiva di un lavoro per le 12 mensilità spettanti. E, pertanto, l’importo atteso potrà raddoppiare o triplicare a seconda della situazione delle famiglie, arrivando a una cifra mensile più elevata rispetto al vecchio Reddito di cittadinanza.

Nuovo assegno 350 euro, quanto prende al mese una famiglia?

Affinché il beneficio del nuovo Sostegno per la formazione e il lavoro possa essere versato a ciascun membro della famiglia in età lavorativa tra i 18 e i 59 anni, è necessario che l’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non sia superiore a 6mila euro all’anno. Facendo un esempio di comparazione tra il nuovo assegno e il Reddito di cittadinanza e considerando un nucleo familiare di tre adulti, con la vecchia indennità si percepivano mensilmente 900 euro ai quali bisognava aggiungere il contributo per l’affitto (fino a 3.360 euro all’anno) o per il mutuo (fino a 1.800 euro all’anno). Con il nuovo Sostegno per la formazione e il lavoro, la famiglia percepirà 1.050 euro al mese (350 euro per tre componenti), fino a un massimo di dodici mensilità.

Sostegno per la formazione e il lavoro, il confronto con il RdC

Considerando la famiglia composta da un solo adulto, con il Reddito di cittadinanza si percepivano al massimo 6mila euro all’anno, pari a 500 euro al mese. In questa situazione, l’indennità mensile è inferiore, in quanto lo stesso single percepirà solo 350 euro mensili. In una famiglia di due adulti in età lavorativa, con il vecchio RdC si percepivano fino a 8.400 euro all’anno per un importo mensile di 700 euro; con il nuovo sostegno l’importo mensile sarà di 700 euro. Infine, un nucleo familiare con quattro componenti occupabili potrà ricevere un assegno di 1.400 euro al mese della nuova indennità, mentre con il Reddito di cittadinanza si percepivano 12.600 euro all’anno, pari a 1.050 euro al mese.