Pecco Bagnaia riparte da Silverstone dove si è appena tenuta la conferenza stampa di apertura del weekend. Nelle parole del pilota Ducati c’è tutta la voglia di ricominciare da dove aveva lasciato, ossia con una vittoria, ma al tempo stesso anche la serenità per una pausa che ha certamente fatto bene.

Al GP della Gran Bretagna, il campione del mondo arriverà con i favori dei pronostici forte della vittoria dello scorso anno ma anche di una condizione fisica e mentale che pare possa aver dato tanta energia al pilota torinese:

La pausa estiva? Le vacanze sono andate alla grande, volevo stare bene alla caviglia e ho lavorato tanto per preparare la seconda parte della stagione. Ho fatto poi alcuni giorni di vacanza con la fidanzata e il cane ed infine sono andato a Goodwood.

MotoGP, Bagnaia pronto per Silverstone: “Amo i tracciati con tanta storia”

Vacanze a parte, per Pecco Bagnaia la missione a Silverstone è ripetere il successo dello scorso anno, sebbene sia una sfida complicata anche in virtù di un meteo difficile da decifrare. Nonostante tutto, l’umore in casa Ducati sembra essere molto alto, frutto di un progresso che a partire dalla scorsa stagione da campioni del mondo ha continuato a portare ottimi risultati in pista:

Ripetersi a Silverstone? Sono felice di ripartire qui, la pista piace a tutti i piloti e amo i tracciati con tanta storia. Lo scorso anno siamo migliorati gradualmente, ma quest’anno il meteo non sembra grandioso. Il miglior Bagnaia? Non saprei, le ultime 3 gare sono state ottime. Siamo riusciti a trovare quella costanza necessaria, è stato un gran bel progresso. Sicuramente abbiamo migliorato rispetto al passato e cercare di essere sempre competitivi.

Infine, un pensiero sulle nuove regole legate alla pressione delle gomme che rischia di complicare i piani della casa di Borgo Panigale, oltre ad aumentare il rischio di cadere:

La questione pressioni per me modificherà il modo di correre. Il limite è sinceramente alto e se si andrà oltre sarà facile cadere. Sarà difficile, ma il team sta studiando il modo di migliorare e lavorare con queste pressioni. Queste cose però non puoi controllarle con il team o in moto, e non è una cosa sicura.