Chi è Blanca Arellano e perché se ne sta parlando? Quella che ha coinvolto la 51enne di origini messicane trasferitasi in Perù per un uomo conosciuto online e uccisa per i suoi organi è una storia terribile. Una storia iniziata parecchi mesi fa e che non ha ancora trovato la giustizia che merita. Anche se, secondo alcuni, potrebbe essere finalmente vicina ad una risoluzione.
Chi è Blanca Arellano, la 51enne uccisa e fatta a pezzi per i suoi organi in Perù
Tutto è iniziato nel novembre del 2022. Da Città del Messico Blanca era partita alla volta del Perù per raggiungere l’uomo con cui, da qualche mese, aveva una relazione: Juan Pablo Jesus Villafuerte Pinto, uno studente di medicina di 37 anni. Si erano conosciuti online, su un’app di giochi, innamorandosi sempre di più. Tanto che lui, alla fine, l’aveva convinta a raggiungerlo, per trascorrere un po’ di tempo insieme.
Dopo aver affrontato un lungo viaggio, la 51enne era arrivata a casa sua e, a una settimana dal suo arrivo, mettendosi in contatto con la nipote, le aveva confessato di aver trovato “l’amore della sua vita”. Se non fosse che, poco dopo, era scomparsa nel nulla, senza dare più sue notizie. Era stata proprio la nipote, Karla, ad accorgersi che qualcosa non andava.
Per questo, dopo giorni passati a cercare di contattarla, aveva pubblicato un appello sui social, chiedendo a tutti di aiutarla a ritrovare sua zia.
Non avrei mai pensato di trovarmi in questa situazione – aveva scritto -. Chiedo supporto e divulgazione per individuare una delle persone più amate e importanti della mia vita. Mia zia Blanca Olivia Arellano Gutiérrez è scomparsa in Perù, è di origine messicana, temiamo per la sua vita.
Un messaggio accompagnato da una foto, che però non aveva portato da nessuna parte. Dopo aver denunciato la scomparsa della donna, la nipote si era quindi impegnata a cercare l’uomo con cui la 51enne avrebbe dovuto essere, il suo compagno. Era riuscita a rintracciarlo e a contattarlo. Ma la risposta che lui le aveva dato l’aveva fatta preoccupare ancora di più.
Ha deciso di andarsene perché non potevo offrirle la vita che voleva, si è annoiata di me ed è partita per tornare in Messico,
aveva scritto l’uomo.
Il ritrovamento del corpo e le indagini
Pochi giorni dopo, su una spiaggia non molto distante dall’abitazione del 37enne, la polizia locale aveva trovato dei resti umani: prima una testa, poi un dito mozzato, con un anello d’argento ancora infilato, poi un torso, senza organi. Resti che appartenevano proprio a Blanca.
Secondo gli inquirenti che stanno lavorando al caso, sarebbero arrivati lì dopo essere stati gettati in un canale che passa anche davanti all’università frequentata dal 37enne. Per questo, dopo il ritrovamento, ne avevano perquisito a fondo l’abitazione, trovando delle macchie di sangue compatibili con quelle della vittima.
Non solo: sembra che, oltre ad aver acquistato della candeggina – forse usata per ripulire la scena del crimine -, nel periodo della scomparsa della 51enne l’uomo abbia anche pubblicato dei video ritraenti organi umani su Tik Tok. Una delle ipotesi è che se ne sia disfatto vendendoli. È stato arrestato con l’accusa di omicidio, tratta di esseri umani e traffico di organi e portato in carcere, dove si trova tutt’ora, ma non ci sarebbero abbastanza elementi per condannarlo.
Lui, dal canto suo, continua a dichiararsi innocente. La Procura, comunque, non si arrende e continua ad indagare: i parenti di Blanca avrebbero fatto sapere che, nelle prossime settimane, potrebbe finalmente essere rinviato a giudizio. A quel punto l’accusa chiederà di condannarlo all’ergastolo.
Leggi anche: Messico, italiana uccisa in un bar a Playa del Carmen: è caccia all’uomo