A Linate, la guardia di finanza ha sventato l’ennesima truffa al Rdc con un danno da quasi mezzo milione di euro per le casse dello Stato. Protagonisti 39 cittadini di origine nordafricana, percettori del Reddito di cittadinanza nonostante non ne avessero diritto.

Tutto è cominciato durante i consueti controlli di rito nell’aeroporto milanese. Le attenzioni dei militari si sono concentrate su alcuni passeggeri, trovati in possesso di grosse somme di denaro contante. I soldi erano custoditi in valigie e zaini, ma anche nascosti sotto gli abiti. E così, insospettiti, gli agenti del Comando Provinciale della guardia di finanza di Milano hanno voluto vederci chiaro.

Dalle indagini è emerso un danno erariale di 456mila euro, ma non solo: i controlli hanno sventato l’erogazione di ulteriori 120mila euro da parte dell’Inps.

Truffa al Rdc scoperta a Linate, alcuni degli indagati erano proprietari di immobili dati in affitto

A coordinare l’inchiesta è la Procura della Repubblica di Milano. Il successivo sviluppo delle indagini, spiega una nota delle Fiamme Gialle, “ha permesso di appurare l’irregolarità delle domande presentate, nonché l’utilizzo di dichiarazioni e/o documenti falsi per l’illecito ottenimento del beneficio”.

Nel mirino degli inquirenti sono finite false attestazioni sulla composizione e sul reddito dei nuclei familiari. Alcuni degli indebiti percettori erano persino proprietari di immobili, dati in affitto per ulteriori fini di lucro. Altri esercitavano attività imprenditoriali, oppure risultavano titolari di beni intestati a defunti.

Un’ulteriore successo, dunque, per i controllori operativi negli aeroporti del circondario milanese. Qualche settimana fa, sempre a Linate, una donna di 34 anni era stata sorpresa con un chilo e mezzo di droga nascosta nel reggiseno e arrestata. Non è riuscito a farla franca neppure un cittadino giapponese atterrato a Malpensa a inizio luglio. In una valigetta nascondeva orologi per 800mila euro, uno dei quali falso. Per questo motivo l’uomo è stato denunciato per contrabbando e per contraffazione.