Emergono nuovi dettagli oggi, giovedì 3 agosto 2023, sull’autopsia di Andrea Purgatori. Secondo quanto rivelano gli ultimi esami fatti sul cadavere del giornalista, egli avrebbe avuto un tumore allo stadio avanzato, nonché gravi metastasi sparse per tutto il corpo. A rivelare il quadro clinico che, a quanto risulta, era fortemente compromesso è stato il giornale La Repubblica.
Autopsia Andrea Purgatori: i risultati
Dal giorno della sua scomparsa, in molti continuano a domandarsi se questa morte poteva essere evitata e come. Andrea Purgatori, giornalista romano classe 1953, è scomparso lo scorso 19 luglio, all’età di 70 anni. Pochi giorni dopo la sua dipartita, sul web e sui giornali è iniziata a diffondersi la notizia sulle cause della morte: un tumore ai polmoni ed un problema cardiopolmonare.
A fornici oggi maggiori dettagli su questo caso è La Repubblica, che ha diffuso altri dettagli relativi all’esame autoptico eseguito sul corpo del giornalista lo scorso 26 luglio. A farlo sono stati tre consulenti esperti della Procura all’Istituto di Medicina legale dell’Università di Tor Vergata, a Roma.
Secondo quanto emerge, il quadro clinico del giornalista era fortemente compromesso su più fronti. Dai risultati dell’autopsia e dalle informazioni disponibili al momento, si comprende che il cancro del giornalista fosse già ad uno stadio avanzato.
Per adesso, secondo le analisi condotte dai tre consulenti della Procura che hanno svolto l’esame sul corpo del giornalista 70enne, il decesso sembra essere sopraggiunto proprio a causa del tumore primitivo ai polmoni. Quest’ultimo gli avrebbe provocato poi l’arresto cardiorespiratorio.
Cosa succede adesso?
Tutti questi nuovi dettagli a proposito delle metastasi diffuse in tutto il corpo potrebbero portare alla chiusura delle indagini in corso sulla morte di Andrea Purgatori. Al momento gli inquirenti stanno indagando sulla sua scomparsa con l’ipotesi di reato di omicidio colposo in concorso. Si parla infatti di possibili errori nella diagnosi.
Gli stessi però, a questo punto, si domandano allora se la diagnosi, corretta o sbagliata che fosse, avrebbe potuto portare ad un esito diverso. Il giornalista sarebbe deceduto in ogni caso, oppure no? Resta questo il nodo da sciogliere.
Mentre gli esperti indagano e cercano di fare chiarezza sull’accaduto, si attendono nuovi risultati che usciranno però solamente a settembre. In particolare si aspettano gli esiti dell’esame istologico dei tessuti e degli organi. Tra circa un mese dunque avremo un quadro più chiaro.
Per la morte del giornalista romano al momento risultano comunque essere indagati due dottori di una clinica romana, i quali avevano in cura Purgatori. I controlli erano partiti dopo che la famiglia Purgatori, con i tre figli, aveva parlato di presunti errori medici.
I carabinieri, coordinati dai magistrati romani, avevano allora proceduto con il sequestro le cartelle cliniche del giornalista presso le strutture dove era in cura per un tumore ai polmoni e alcuni problemi cerebrali.
Alla luce delle ultime notizie riguardanti l’autopsia Andrea Purgatori, in molti osservano che, a questo punto, il caso potrebbe essere archiviato. Questo perché la ridotta aspettativa di vita del giornalista potrebbe far venir meno il nesso causale tra la condotta dei medici e il decesso.
La morte di Purgatori
Andrea Purgatori è deceduto al Policlinico Umberto I di Roma il 19 luglio 2023, all’età di 70 anni. Era nato il 1 febbraio 1953. Era giornalista professionista dal 1974. In molti lo conoscevano per il suo lavoro d’inchiesta su eventi particolarmente oscuri come il caso Moro, la strage di Ustica o la scomparsa di Emanuela Orlandi. Da anni inoltre era il volto di “Atlantide”.
La sua morte aveva sconvolto il mondo del giornalismo e non solo. I funerali si erano svolti il 28 luglio nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo. Migliaia erano le persone presenti per porgere a Purgatori l’ultimo saluto. Tantissimi i messaggi di cordoglio per la famiglia del giornalista e in particolar modo per i tre figli Edoardo, Ludovico e Victoria, avuti dall’ex moglie Nicole Schmitz.