La rottamazione quater è un meccanismo introdotto con la Legge di bilancio 2023 che facilita la risoluzione delle pendenze tributarie dei contribuenti. Questa struttura legale permette di pagare i debiti contestati con un significativo sconto, coprendo il periodo dall’1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. L’Agenzia delle Entrate ha aggiornato le FAQ sulla rottamazione quater, precisando le date entro le quali sarebbero partite le comunicazioni dovute, ma di fatto alcune di queste ultime sono già partite. Le nuove FAQ pubblicate dall’ADER chiariscono ulteriormente il processo di rottamazione. Dopo aver inviato la domanda, il contribuente deve attendere il responso, che sarà inviato entro il 30 settembre 2023 (o il 31 dicembre per i territori alluvionati).

Rottamazione quater: cos’è e cosa comporta

La Rottamazione quater è un provvedimento che consente ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione fiscale attraverso un piano agevolato di pagamento. I contribuenti, sia persone fisiche che aziende, che intendono aderire alla Rottamazione quater devono presentare una domanda all’Agenzia delle Entrate-Riscossione (ADER). Una volta inviata la domanda, l’ADER invierà una Comunicazione delle somme dovute con tutte le informazioni necessarie.

Rottamazione quater: categorie di debitori eleggibili

Di seguito elenchiamo i soggetti debitori eleggibili:

  • Debitori con cartelle non ancora notificate.
  • Coloro che hanno procedimenti di rateizzazione o di sospensione.
  • Soggetti già oggetto di una precedente rottamazione.

Rottamazione quater: comunicazione delle somme dovute

L’AdER ha iniziato a inviare comunicazioni sulle somme dovute, rivelando l’esito delle domande di rottamazione. Le risposte possono essere di accoglimento totale, parziale o di diniego totale, fornendo spiegazioni dettagliate.

Più precisamente, la Comunicazione delle somme dovute potrebbe essere di diversi tipi:

  • Accoglimento totale (AT): tutti i debiti sono definibili e viene indicato l’importo da pagare.
  • Accoglimento parziale (AP): solo una parte dei debiti è definibile.
  • Accoglimento senza debito (AD): tutti i debiti sono definibili senza alcun importo da pagare.
  • Accoglimento parziale senza debito (AX): solo una parte dei debiti è definibile senza alcun importo da pagare.
  • Rigetto (RI): nessun debito è definibile.

La comunicazione delle somme dovute contiene una serie di informazioni fondamentali per il contribuente. Tra queste:

  • L’esito della domanda di adesione, che può essere di accoglimento o di diniego.
  • L’ammontare totale delle somme dovute, sia in caso di pagamento in un’unica soluzione entro il 31 ottobre 2023, sia in caso di scelta di un piano rateale fino a un massimo di 18 rate consecutive.
  • I moduli di pagamento precompilati.
  • Le istruzioni per richiedere la domiciliazione dei pagamenti sul proprio conto corrente.

Cosa succede in caso di diniego totale

Nel caso in cui la domanda di adesione alla Rottamazione quater venga negata, la Comunicazione fornirà dettagli sulle motivazioni del diniego. Il contribuente avrà quindi la possibilità di fare ricorso contro questa decisione.

Pagamento e bollettini: cosa succede in caso di accoglimento

In caso di risposta positiva, i bollettini di pagamento vengono allegati alla comunicazione. La prima o unica rata di pagamento è fissata per il 31 ottobre.

Come funziona il pagamento delle somme dovute

Il pagamento delle somme dovute può avvenire in un’unica soluzione o mediante un piano di rateizzazione fino a un massimo di 18 rate. La prima e la seconda rata dovranno essere pari al 10% dell’ammontare totale, mentre le restanti rate saranno di pari importo. Nel caso di pagamento rateale, saranno applicati interessi al tasso del 2% annuo.

Leggi anche: Scadenza pagamento unica o prima rata. Attenzione, a rischio i benefici della definizione agevolata!

Rottamazione quater: debiti e sanzioni inclusi ed esclusi

La rottamazione copre le somme dovute come capitale e rimborso spese per eventuali procedure esecutive, escludendo gli interessi, le sanzioni e l’aggio.

I debiti esclusi dalla rottamazione sono invece i seguenti:

  • Carichi pre e post la data specificata.
  • Somme per recupero degli aiuti di Stato, crediti della Corte dei conti, multe e ammende penali, risorse UE e IVA all’importazione.
  • Somme degli enti locali o territoriali.
  • Carichi dagli enti previdenziali privati senza provvedimenti specifici.