Doping e ciclismo sono un binomio che, purtroppo, spesso corrono insieme e a pochissimo dal via del Mondiale di Glasgow oltre al caso di Miguel Ángel López (nel limbo del caso Maynar da oltre un anno) questa volta la falce dell’UCI cade su Robert Stannard, reo di un presunto uso di doping nel 2018 quando correva per la Mitchelton Scott.

Le dichiarazioni di Stannard dopo la sospensione per doping

La replica del ciclista non si è certo fatta attendere, anche se le speranze di vederlo a Glasgow non sono troppe.

Sono stato informato dall’Unione Ciclistica Internazionale che ritiene che io abbia commesso una violazione delle regole antidoping più di quattro anni fa. Non ho mai utilizzato intenzionalmente o consapevolmente una sostanza proibita e pertanto chiederò che il mio caso venga deferito al Tribunale antidoping dell’UCI. Sono impaziente di depositare la mia difesa e sono fiducioso di essere scagionato e continuare la mia carriera. Rispetterò la riservatezza della procedura e quindi non commenterò oltre.

La posizione della Alpecin Deceuninck

Anche la squadra di Stannard ha voluto prendere posizione sul “fattaccio” doping.

La Alpecin Deceuninck ha appena preso atto del fatto che l’Unione Ciclistica Internazionale ritiene che Robert Stannard abbia commesso una violazione delle regole antidoping nel 2018 e nel 2019. Stannard si è unito al team il 1° gennaio 2022. Questo all’interno di un accordo di 2 anni che scade alla fine di questa stagione. Questo caso specifico risale al 2018 e 2019, più di quattro anni fa e più di tre anni prima del trasferimento di Stannard al nostro team. Rispettiamo la decisione dell’UCI e ci atterremo ad essa. Nel frattempo, ci informeremo ulteriormente con il corridore, il suo management e l’UCI. L’Alpecin Deceuninck non commenterà ulteriormente fino a quando non riceveremo chiarimenti completi dalle tre parti sopra menzionate