Scuola, abilitazione dei docenti per i concorsi pubblici e per l’insegnamento: è stato firmato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) che contiene le disposizione per la formazione dei nuovi insegnanti. Il sistema sarà quello della laurea e dei 60 crediti formativi universitari (Cfu) o crediti formativi accademici (Cfa). I primi percorsi per l’abilitazione sono previsti già a partire dl prossimo autunno.
Per arrivare al provvedimento definitivo è stato necessario un anno esatto, a partire dalle disposizioni contenute dal decreto legge 36 del 2022 e dalla necessaria riforma del sistema di abilitazione. Il percorso è stato insidioso soprattutto per il doppio confronto del ministero dell’Istruzione con le Università e con la Commissione europea che, da ultimo, ha dato l’ok al nuovo sistema di formazione dei docenti.
Scuola, abilitazione docenti: firmato il Dpcm, ecco come si potranno ottenere i 60 Cfu
È stato firmato il Dpcm per l’abilitazione dei docenti all’insegnamento e alla partecipazione ai concorsi pubblici per essere assunti a scuola. Dopo una lunga trattativa durata un anno con la Commissione europea e il mondo accademico, il nuovo sistema della laurea e dei 60 crediti formativi universitari (Cfu) debutterà a partire dal prossimo anno, al termine dei corsi di formazione. Per insegnare nelle scuole medie e superiori sarà necessario, pertanto, il titolo di laurea e 60 Cfu o Cfa, a esclusione di chi abbia già svolto del periodo di insegnamento nella scuola da supplente.
Scuola abilitazione docenti Cfu: quando partono i corsi 2023-2024?
Già a partire dal prossimo autunno partiranno i corsi di formazione per ottenere i crediti formativi. Per chi abbia una laurea magistrale, sia iscritto a un corso magistrale o a ciclo unico, potrà aderire ai corsi di formazione presso le università. Chi è iscritto a una laurea a ciclo unico deve aver già sostenuto esami per arrivare a 180 crediti. Nel percorso di abilitazione sono previsti inoltre 20 crediti formativi universitario da tirocinio, diretto o indiretto. Per ciascun credito è necessario frequentare il relativo corso per un periodo di almeno dodici ore.
Cfu formazione insegnanti per il concorso: come si svolgono le prove?
Gli aspiranti docenti nella scuola che ottengano i crediti formativi universitari (Cfu) necessari per l’abilitazione ai concorsi nella scuola, sono ammessi a un esame finale. Tale prova consiste in una prova scritta nella quale occorrerà descrivere casistiche e situazioni che si sono verificate durante il percorso di tirocinio, e una prova orale nella quale il candidato insegnante dovrà simulare una lezione per una durata di 45 minuti. Per i primi due anni del nuovo sistema, è previsto che fino alla metà delle ore di studio per l’abilitazione possa essere svolta a distanza e non in presenza.
Quanti crediti formativi universitari servono per insegnare?
Non tutti gli aspiranti insegnanti di scuola dovranno arrivare a conseguire 60 Cfu. Infatti, in alcuni specifici casi, è previsto il traguardo di 30 o 36 crediti formativi. I 30 Cfu sono occorrenti per chi abbia già esperienza di insegnamento nella scuola per la durata di almeno 36 mesi nei precedenti cinque anni. In tal caso, l’ammissione e il superamento di un concorso straordinario nella scuola (il ter), consente di abilitarsi una volta ottenuto il posto conseguendo gli altri 30 crediti formativi mancanti. Anche in questo caso è prevista una prova finale.
Quanto costa prendere i Cfu?
Possono prendere 36 crediti formativi coloro che abbiano conseguito i primi 24 Cfu secondo il vecchio ordinamento. Con i 36 Cfu da conseguire si arriva a 60. Sono noti anche i costi del conseguimento dei Cfu: per i 60 crediti si dovranno pagare 2.500 euro, per i 36 Cfu si scende a 2.000 euro.
Prima di bandire un nuovo percorso per l’abilitazione, non dovrebbero svolgere il concorso straordinario abilitante del 2020 per il quale abbiamo già versato i contributi? Forse perché in questo incamerano 2000-2500 euro per supplente (che se li può permettere)?