Avrebbe voluto sorprendere Sofia con il nuovo ragazzo, tendendole un agguato. Poi l’ha uccisa con un coltello. Quello “adatto“, sostituendo un precedente coltello preso sempre in cucina. È quanto ha raccontato Zakaria Atqoui, l’ex fidanzato di Sofia Castelli, la ventenne uccisa all’alba di sabato scorso a Cologno Monzese (Milano). E nuovi dettagli emergono da quanto dichiarato da Atqoui nell’interrogatorio in carcere con la gip di Monza Elena Sechi e l’avvocato Marie Louise Mozzarini.

Nuovi particolari dall’interrogatorio di Zakaria Atqoui sull’omicidio dell’ex fidanzata Sofia a Cologno Monzese.

Il 23enne si sarebbe introdotto in casa della ragazza a mezzanotte grazie a un mazzo di chiavi rubato, mettendosi poi nell’armadio dei genitori di Sofia e aspettando lì la giovane di rientro da una serata in discoteca.

Ho sentito ciò che Sofia e Aurora volevano fare con Riccardo e l’altro ragazzo il giorno seguente – ha spiegato Atqoui – ma i due in quel momento non erano nell’appartamento.

Dunque l’uscita dall’armadio, per recarsi in cucina.

In cucina, Atqoui dice di aver preso un coltello e poi di averlo sostituito con un altro, “più adatto”.

Ho preso un coltello e sono andato in camera. Ho pensato che non era adatto.

Dunque il ritorno in cucina, dove “ho preso un altro coltello e con questo ho colpito Sofia mentre dormiva“. Aurora, l’amica di Sofia, “non si è accorta di nulla”. Lui invece, dopo aver indossato gli abiti del padre della ragazza, è uscito dall’appartamento.

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