Bonus dipendenti con figli a carico: con la pubblicazione della circolare n. 23/E del 1° agosto 2023 da parte dell’Agenzia delle Entrate, l’amministrazione finanziaria ha fornito dei chiarimenti interpretativi per quanto riguarda la nuova disciplina del welfare aziendale.

La suddetta circolare dell’AdE, in particolare, che è stata redatta dalla Direzione Centrale Coordinamento Normativo, fa riferimento alle disposizioni che sono contenute all’interno dell’art. 40 del decreto legge n. 48 del 4 maggio 2023, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 85 del 3 luglio 2023.

A tal proposito, dunque, l’Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni necessarie ai datori di lavoro che hanno intenzione di erogare i c.d. fringe benefit (beni e servizi esenti da imposte) ai propri dipendenti, nel caso in cui questi ultimi abbiamo dei figli a carico.

I chiarimenti relativi alla nuova disciplina del welfare aziendale, invece, sono stati forniti dall’amministrazione finanziaria a causa dell’aumento dell’importo dei fringe benefit fino a 3.000 euro, anziché 258,23 euro, disposto dal c.d. Decreto Lavoro (decreto legge n. 48 del 4 maggio 2023).

Tale previsione normativa, inoltre, ha introdotto anche le somme di denaro per il pagamento delle utenze domestiche relative all’energia elettrica, al gas e all’acqua, che vengono erogate oppure che vengono rimborsate da parte dei datori di lavoro nei confronti dei propri lavoratori dipendenti, tra le somme esenti dal versamento delle imposte.

Senza indugiare ulteriormente, quindi, andiamo subito a vedere insieme tutto ciò che riguarda il bonus dipendenti con figli a carico ed, in particolare, qual è la platea dei soggetti beneficiari e quali sono le regole per quanto riguarda la nuova disciplina del welfare aziendale.

Bonus dipendenti con figli a carico: la platea dei soggetti beneficiari e le regole della nuova disciplina di welfare aziendale

Il Decreto Lavoro, recante “Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro“, di cui abbiamo parlato durante il corso del precedente paragrafo ed il quale è stato convertito, con modificazioni, dalle disposizioni che sono contenute all’interno della legge n. 85 del 3 luglio 2023, ha apportato delle modifiche per quanto riguarda il bonus dipendenti con figli a carico.

Nello specifico, l’art. 401 del sopra citato decreto prevede che:

“Per il solo periodo d’imposta 2023 ed esclusivamente a favore dei lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico, un innalzamento a euro 3.000 del limite di esenzione dei fringe benefit previsti dall’articolo 51, comma 3, terzo periodo, del Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR), approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.”

Per quanto riguarda l’ambito oggettivo, l’agevolazione può essere concessa dal datore di lavoro ai propri dipendenti sotto forma di:

  • beni e servizi di importo pari o inferiore a 3.000 euro;
  • somme di denaro per il pagamento delle utenze domestiche relative a:
    • energia elettrica;
    • gas naturale;
    • servizio idrico.

Per quanto riguarda l’ambito soggettivo, invece, l’esenzione dal pagamento delle imposte viene concessa alla seguente platea di beneficiari:

“Ogni genitore, titolare di reddito di lavoro dipendente e/o assimilato, anche in presenza di un solo figlio, purché lo stesso sia fiscalmente a carico di entrambi”.

Inoltre, l’Agenzia delle Entrate ricorda che:

“Sono considerati a carico i figli con reddito non superiore a 2.840,51 euro (al lordo degli oneri deducibili).

Poiché il beneficio spetta per il 2023, questo limite di reddito – che sale a 4mila euro per i figli fino a 24 anni – deve essere verificato al 31 dicembre di quest’anno.”

Infine, la nuova disciplina prevede che i suddetti soggetti possano accedere all’agevolazione dichiarando di averne diritto al proprio datore di lavoro, fornendo il codice fiscale dei figli a carico.

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