Peter Bol può tornare a correre: Sport Integrity Australia chiude le indagini sull’atleta dopo il test antidoping risultato “falso positivo”

Il campione falso positivo al doping di Peter Bol

Peter Bol, stella australiana del mezzofondo, può tornare a correre. L’incubo è finito. La Sport Integrity Australia chiude le indagini sull’atleta dopo il test antidoping risultato “falso positivo”. Ma vediamo nel dettaglio cos’era successo in questa vicenda che coinvolge anche – con annesse critiche – l’Agenzia mondiale antidoping. Per farlo dobbiamo tornare a gennaio di quest’anno, quando
Bol viene inizialmente sospeso a causa del livello di eritropoietina sintetica (l’EPO) superiore alla norma. “Inizialmente sospeso” perchè poco dopo il campione B del ventinovenne non risultava ne positivo ne negativo. In base a questo, la Sport Integrity Australia ha verificato anche lo stato del precedente campione A, definendolo negativo. Il campione quindi era un falso positivo, come sempre affermato dal diretto interessato e ora confermato dalle autorità. Indagine conclusa e come dicevamo poco fa, incubo finito per il corridore.

La fine del calvario e il ritorno in pista

Ora Peter Bol può concentrarsi al massimo ai campionati mondiali di atletica leggera in programma a Budapest dal 19 al 27 agosto 2023 e sui prossimi impegni. Non sarà facile, poichè il diretto interessato ha ammesso quanto tale vicenda abbia impattato su di lui. Un calvario finito che si spera non lasci ripercussioni nella carriera del giovane atleta corridore degli ottocento metri, salito alla ribalta alle Olimpiadi di Tokyo. Qualche giorno fa abbiamo scritto la notizia riguardante il campione olimpionico medaglia d’oro olimpica a Rio de Janeiro Thiago Braz è stato sospeso dopo essere risultato positivo al doping. A comunicarlo è Athletics Integrity Unit, in un comunicato riportato anche dalla FIDAL, la Federazione Italiana di Atletica Leggera. Tramite queste fonti leggiamo che la sospensione è avvenuta a causa di “presenza/uso di una sostanza proibita (Ostarina)”. La comunicazione è stata diffusa anche da un tweet sempre della AIU.

Questo il test del tweet condiviso dalla Athletics Integrity Unit il 28 luglio:

“The AIU has provisionally suspended Thiago Braz (Brazil) for the presence/use of a Prohibited Substance (Ostarine Glucuronide/Ostarine).”

Sul sito ufficiale, è possibile leggere tutti i dettagli della vicenda che riguarda Braz. Non resta ora che attendere la risposta, con eventuale smentita e decisione di dimostrare la propria innocenza, da parte dell’atleta.