Dopo Davide Frattesi è il turno di Lazar Samardzic per completare la nuova mediana di Simone Inzaghi. In serata andrà in sceno l’ultimo incontro fra la dirigenza nerazzurro e la famiglia Pozzo per il via libera definitivo sulla base di quindici milioni di euro più il cartellino di Giovanni Fabbian valutato dieci milioni. Sul giovane centrocampista l’Inter manterrà un diritto di recompra ancora da definire nel dettaglio. Per il serbo invece è pronto un contratto quinquennale da due milioni a stagione. Chiuso quindi un reparto con estrema soddisfazione, il tecnico reclama almeno un portiere e un attaccante per assaltare lo scudetto già dalle prossime ore.
A breve l’incontro
Il proprietario dell’Udinese Gino Pozzo si trova a Milano quindi sarà il capoluogo lombardo il palcoscenico del summit che porterà alla chiusura della trattativa molto probabilmente in serata. Intoppi all’orizzonte non ci sono, tutti hanno espresso il proprio gradimento per completare questa operazione ma alcuni dettagli vanno ancora aggiustati. L’Inter infatti voleva un prestito oneroso con obbligo di riscatto a giugno prossimo per non sovraccaricare tutto sul bilancio attuale ma i friulani hanno rifiutato.
Per questo l’unica soluzione possibile è il pagamento cash dei quindici milioni di euro magari dilazionata in due o tre tranches, poi da discutere le modalità di recompra del cartellino di Giovanni Fabbian. Il centrocampista reduce da un ottimo campionato in Serie B con la maglia della Reggina sarà inserito nella trattativa con una valutazione di dieci milioni. I nerazzurri vogliono mantenere una prelazione per due stagioni: dopo un anno è pari a 13 milioni mentre dopo il secondo sale fino a 15 milioni di euro.
Appena tutti i tasselli del puzzle si incastreranno, Lazar Samardzic potrà salutare i compagni dell’Udinese per aggregarsi all’Inter. Con il serbo è stata già raggiunta una intesa per il contratto sulla base di due milioni a stagione con una durata di cinque anni.
Avanti tutta sulla porta e l’attacco
Per quanto riguarda l’estremo difensore Simone Inzaghi è snervato. Ha perso Samir Handanovic per scadenza di contratto ed è stato obbligato ad accettare l’addio di Andre Onana a fronte dei 52,5 milioni di euro più 5 di bonus versati dal Manchester United che sono una benedizione per il bilancio nerazzurro visto che si tratta di una plusvalenza importante.
Alla luce di questo il tecnico sperava di avere almeno un portiere durante la tournèe in Giappone e invece si è ritrovato con Filip Stankovic e Raffaele Di Gennaro. Il numero uno della lista rimane lo svizzero Yann Sommer del Bayern Monaco che però non lo libera senza il pagamento della clausola rescissoria di sei milioni. I nerazzurri speravano di abbassare le pretese ma probabilmente cederanno per accontentare Inzaghi. L’alternativa all’elvetico è Juan Musso dell’Atalanta ma ancora nessun contatto fra le due società.
E’ bagarre invece per il ruolo di sostituto con Anatoliy Trubin dello Shakhtar Donetsk che piace ma viene valutato oltre venti milioni dagli ucraini, una cifra che Marotta non spenderà mai. Per questo non è da sottovalutare la candidatura di Emil Audero della Sampdoria come sta prendendo vigore in queste ore la possibilità di una promozione di Stankovic a numero dodici per una stagione.
In attacco è Gianluca Scamacca il nome su cui Marotta ha direzionato tutte le energie. Una prima offerta da venti milioni di euro è stata rifiutata dal West Ham che ne vorrebbe incassare almeno trenta, la sensazione è che a metà strada si possa raggiungere l’intesa con l’inserimento di qualche bonus. L’attaccante sembra totalmente uscito dai radar della Roma che non ha disponibilità economica al momento mentre l’Atalanta ha fatto un timido sondaggio per poi defilarsi.