Continua l’allarme diossina nei comuni dei Castelli Romani, sono otto quelli interessati dall’aumento dei livelli di diossina dopo il rogo che ha interessato l’impianto di stoccaggio rifiuti di Ciampino.

Allarme diossina dopo il rogo di Ciampino

Secondo l’ultimo aggiornamento dell’Arpa Lazio ci sono ancora alcuni roghi e crescono sia i valori rilevati dalla centralina all’interno del sito, passati da 37 pg/m3 rilevati il 29 luglio a 42 pg/m3 rilevati il giorno dopo (contro una soglia indicata dall’Oms di 0,1-0,3 pg/m3), sia quelli della centralina posta a 600 metri di distanza, saliti da 3,3 pg/m3 a 4 pg/m3.

Al netto dei dati scientifici, la Regione Lazio ha precisato che i cittadini di ben otto comuni alle porte di Roma saranno interessati da diversi disagi. Le misure non riguardano Roma ma molte zone poco fuori dal raccordo anulare.

Interessati i comuni Ciampino, Marino, Albano, Grottaferrata, Castel Gandolfo, Ariccia, Lanuvio, Frascati, le prescrizioni riguardano di tenere chiuse porte e finestre, limitare spostamenti e uso del condizionatore, lavare frutta e verdura.

Salgono anche i PCB (policlorobifenili), da 1.000 a 6.700 pg/m3 dentro il sito e da 340 a 418 pg/m3 nella centralina posta a distanza.
Migliorano invece i valori del benzopirene, comunque sempre altissimi: da 94 a 11 ng/m3 all’interno del sito (ma il valore soglia è fissato a 1 ng/m3) e da 0,3 a 0,1 ng/m3 all’esterno, dove quindi il valore è inferiore al limite di rischio.

Situazione critica e cittadini in fuga

L’allarme dell’Arpa ha preoccupato molto le popolazioni dei comuni interessati, le popolazioni sono fuggite non solo da Ciampino. Molti cittadini hanno deciso di anticipare le ferie per scappare dai luoghi con aria malsana preoccupati per eventuali problemi che possono interessare soprattutto i più piccoli.