Grave episodio nel comune di San Martino in Strada in provincia di Lodi dove un bambino di 2 anni si trova ricoverato in ospedale dopo essere stato avvelenato da un topicida.
Tutto è successo a causa del ciuccio del piccolo venuto a contatto con del veleno per topi mentre stava giocando nel giardino di casa in un momento in cui i genitori l’avevano perso di vista.
Il piccolo dopo aver messo in bocca il ciuccio ha cominciato a manifestare i primi sintomi da avvelenamento. Subito è stato soccorso e trasportato in elisoccorso all’ospedale di Bergamo, dove si trova tuttora sotto stretta osservazione dei medici ma sembra che non sia in pericolo di vita.
Lodi bambino avvelenato da topicida: la ricostruzione di quanto successo
Il piccolo è figlio di genitori afgani che sono attualmente ospitati, da profughi, nella casa parrocchiale locale. L’avvelenamento, quindi, si è verificato proprio nel giardino della casa del parroco.
Qui, nella mattinata di ieri Martedì 1° Agosto, era stato eseguito un intervento di derattizzazione con una ditta specializzata. Proprio dopo questo intervento, il bimbo era andato a giocare nel giardino. Inavvertitamente forse, il ciuccio è caduto a terra e il piccolo lo ha poi rimesso in bocca, dopo che era venuto a contatto con il veleno.
Pochi minuti dopo infatti il bambino ha cominciato a stare molto male e, dati i sintomi, i genitori hanno subito pensato a quanto poteva essere accaduto. Sul posto sono arrivati in pochi minuti i sanitari del 118 ma anche i carabinieri della compagnia locale che indagano sull’episodio per far luce sull’esatta dinamica dell’incidente.
Il bimbo, durante il trasporto è sempre stato sveglio e cosciente, mentre i medici valutavano il suo stato di salute.
Secondo quanto dichiarato dal parroco che accoglie la famiglia nella casa parrocchiale, gli esami del sangue effettuati finora sembrano escludere un peggioramento delle condizioni del bambino nelle prossime ore.
Don Davide Chioda ha infatti commentato l’episodio sottolineando che gli operai responsabili della derattizzazione potrebbero aver agito in modo imprudente lasciando delle pastiglie di veleno a terra.
I sintomi dell’avvelenamento da topicida
I sintomi dell’avvelenamento si manifestano poco dopo l’ingestione e dipendono dal tipo di veleno.
L’intossicazione accidentale è soprattutto frequente tra i bambini, che, essendo curiosi, ingeriscono indiscriminatamente oggetti nonostante sapori e odori fastidiosi.
Se il bambino non è ancora capace di parlare, bisognerà essere in grado di riconoscere i sintomi di avvelenamento che possono essere:
- Problemi neurologici: convulsioni, delirio, sonnolenza, andatura barcollante e mancanza di coordinazione motoria.
- Problemi intestinali: vomito, diarrea, forte mal di pancia.
- Problemi respiratori: tosse insistente, difficoltà respiratoria o respiro debole e poco frequente.
- Emorragie: sangue dal naso, ecchimosi, sangue nelle feci o feci nere.
- Problemi urinari: il bambino non fa pipì o ne fa molto poca.
- Problemi alla pelle e alla mucosa della bocca: alcune sostanze chimiche provocano bruciore, arrossamento o vere e proprie ulcere alla pelle del viso o alla mucosa della bocca.
È importante poi evitare, in caso di avvelenamento di un bambino la somministrazione di sostanze o farmaci di propria iniziativa; procurare il vomito al piccolo prima di avere consultato un medico o il centro antiveleni e somministrare latte poiché in certi casi favorisce l’assorbimento delle sostanze tossiche.
Per qualsiasi tipo di avvelenamento, anche se soltanto sospetto, il consiglio è rivolgersi a un centro antiveleni: in Italia ce ne sono diversi e sono attivi 24 ore su 24. In caso non si abbia il numero telefonico a portata di mano, è bene contattare immediatamente il 118 e informare dettagliamene l’operatore di quanto sta avvenendo.
Per prevenire ogni rischio di intossicazione, si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle istruzioni riportate sulle etichette dei topicidi e di indossare sempre un paio di guanti.