Dal Sud America arrivano immagine scioccanti successe questa notte durante una partita di Copa Libertadores fra Argentinos Juniors e Fluminense. Minuto 58 quando l’ex Real Madrid Marcelo sta tentando un dribbling quando inavvertitamente pesta il malcapitato Luciano Sanchez rompendogli la gamba. Il terzino si accorge immediatamente che il suo pestone possa aver fatto danni e quando guarda l’avversario a terra scoppia in lacrime con i giocatori in campo a consolarlo. La beffa arriva poi dal Var che obbliga il direttore di gara all’inevitabile cartellino rosso.
Il dramma dei protagonisti
Il video è cominciato a circolare immediatamente sui social e ha lasciato tutti senza parole. Una giocata che abbiamo visto fare migliaia di volte a Marcelo con la maglia del Real Madrid ma in questa occasione l’epilogo è stato drammatico. Il brasiliano ha lasciato il campo visibilmente provato per poi lasciarsi andare ad un post di scuse sui propri profili social: “Oggi sono stato costretto a vivere un momento davvero complicato in campo. Ho involontariamente causato un brutto infortunio ad un collega. Voglio augurare a Luciano Sanchez una pronta ripresa. Tutta la forza del mondo!“.
Luciano Federico Sánchez è nato il 25 gennaio 1994 in Argentina e gioca come terzino destro. Carriera modesta cominciata nel settore giovanile dell’Independiente Rivadavia fino all’approdo in prima squadra nel 2015 rimanendoci fino al 2022 quando si concretizzò il suo trasferimento all’Argentinos Juniors. Ora finirà sotto i ferri per sistemare la gamba con la speranza di poterlo rivedere su un campo da calcio. La diagnosi più chiara dell’infortunio si potrà avere solamente dopo che il giocatore avrà completato gli esami strumentali.
Gli infortuni shock nel calcio
Sui social e su Youtube si possono trovare tanti video che mostrano gli infortuni più brutti su un campo da calcio. Scontri fortuiti come quello capitato a Marcelo e interventi killer che sono costati le carriere di molti giocatori ma anche semplici incidenti con dei risvolti drammatici. Ripercorriamo alcuni di questi drammi sportivi.
1983, si gioca Siviglia-Athletic Bilbao e i protagonisti sono Diego Armando Maradona e Andoni Goikoetxea Olaskoaga. L’argentino danza sul pallone come al suo solito scatenando la reazione del focoso quanto pericoloso difensore basco che all’ennesimo giocata del Pibe de Oro decide di fare un dei suoi, purtroppo tristi, interventi. Risultato è Maradona steso a terra con le lacrime agli occhi che si tiene la caviglia sinistra a causa della rottura. Una operazione e sei mesi di stop con la perdita del 30% della mobilità del piede mancino.
Voliamo in Scozia, più precisamente nel Celtic del 1999 quando davanti imperversava un capellone biondo svedese che faceva impazzire le difese avversarie. Henrik Larrson ha rischiato l’addio al calcio il 21 ottobre durante un contrasto con Serge Blanc del Lione in un match di Coppa Uefa. Appena dieci minuti di gioco quando la barella entra in campo per una frattura della gamba in due punti con la rottura della tibia e del perone. La ripresa fu un calvario lungo dieci mesi ma alla fine tornò in campo riprendendo a seminare il panico nelle difese avversarie.
Il caso più famoso rimane lo scontro fra Roy Keane e Alf-Inge Rasdal Haaland, padre di Erling. Il centrocampista irlandese si è voluto vendicare a distanza di tre anni da un contrasto che gli aveva procurato la rottura del legamento. Era aprile 2001 quando si giocava il derby di Manchester con il centrocampista dei Red Devils che entra diretto sul ginocchio del norvegese causandogli il ritiro dal calcio. La FA lo punì con tre turni di squalifica e una multa di 5mila sterline, aumentati poi a cinque gare e 150mila sterline quando Keane ammise la volontarietà del gesto nella sua biografia.
Sempre l’Inghilterra protagonista di un incidente grave ma questa volta senza dolo da parte del colpevole. Settembre 2008 e si affrontano Arsenal e Birmingham, il difensore ospite Martin Taylor sbagliò il tempo di un intervento su Eduardo causando la frattura di tibia e perone e la dislocazione della caviglia al brasiliano naturalizzato croato impedendogli la partecipazione agli europei del 2008.
Esistono anche gli incidenti fortuiti che non hanno un colpevole. Si gioca Messina-Lecce il 24 ottobre 2004 quando in un normale scontro di gioco fra Domenico Giampà e Rullo con il primo che va a finire addosso ai cartelloni pubblicitari. Si procura un taglio profondo alla coscia fino al muscolo, servirono 147 punti di sutura per arginare la ferita. Fortunatamente l’infortunio non ha influito nella carriera del centrocampista che è tornato in campo pochi mesi dopo.