Caos a Napoli: una rissa a Mugnano, Comune alle porte del capoluogo campano, ha sconvolto tutti i residenti e i testimoni che hanno assistito alla scena. Il maxi litigio si è verificato in un condominio. I soggetti coinvolti, 8 persone in tutto, sono passate velocemente dalle aggressioni verbali a quelle fisiche. Cerchiamo ora di capire che cosa è successo, quali sono state le vere motivazioni dietro a questa rissa, i dettagli e infine come si è concluso il tutto.

Napoli, rissa a Mugnano con mazze da baseball: cos’è successo

Attorno alle ore 22.00 della serata di ieri, martedì 1 agosto 2023, i carabinieri sono intervenuti in un condominio dopo aver ricevuto diverse chiamate e segnalazioni di una maxi rissa in corso tra 8 uomini. I militari dell’Arma sono accorsi sul posto e hanno cercato di calmare la situazione e riportare tutto alla normalità.

La maxi rissa è avvenuta in un palazzo situato in via Raffaele Viviani a Mugnano, piccola località alle porte di Napoli. Protagonisti di questo grande litigio sono state 8 persone armate di diversi strumenti usati come armi tra cui, ad esempio, delle mazze da baseball.

Sul luogo del litigio sono accorsi i carabinieri della zona. I membri delle forze dell’ordine hanno bloccato e denunciato, ieri sera, le persone coinvolte. Erano divise in due gruppi. Quattro da una parte e quattro dall’altra. I militari poi si sono messi subito al lavoro per cercare di capire che cosa avesse scatenato questa rissa che ha tanto preoccupato i condomini e i residenti della zona.

I motivi della rissa a Mugnano di Napoli

Sebbene al momento le informazioni su questo caso non siano ancora precise e dettagliate, vi possiamo riportare quello che affermano i giornali, le radio e le televisioni locali. Secondo una prima ricostruzione sommaria dell’avvenimento, pare che il tutto sia nato da un’auto parcheggiata male all’interno del condominio di via Raffaele Viviani.

In realtà è bene precisare che si tratta di una possibile motivazione che sembra aver scatenato questo litigio. Essa però, per il momento, rimane in attesa di essere confermata o smentita. In molti comunque affermano proprio che il caos è sorto dopo che una delle persone coinvolte si è accorta di una macchina parcheggiata in un modo non corretto.

I soggetti coinvolti hanno tutti un’età compresa tra i 29 e i 60 anni. All’arrivo dei carabinieri sul luogo del litigio sono state rinvenute ben tre mazze da baseball. Il bilancio finale è di 8 persone denunciate.

I due gruppi appartenevano a due rispettive famiglie che si sono fronteggiate e si sono insultate prima solamente a voce. Poi sono passati, nel giro di poco tempo, ai fatti fisici. Quindi ci sarebbero state sia sia violenze verbali che aggressioni, da parte di tutti gli uomini coinvolti.

Essi hanno riportato diverse ferite di lieve entità, eccetto un uomo di 56 anni. Quest’ultimo, che presentava quella che sembrava essere una grave ferita alla testa, è stato portato d’urgenza in un ospedale lì vicino.

Qui dottori ed infermieri lo hanno assistito e lo hanno sottoposto a visite e controlli medici di varia tipologia per capire l’entità del danno. Ora comunque sembra essere sulla via della ripresa e non sarebbe in pericolo di morte. Le sue condizioni non sarebbero gravi oggi.

La lite e la reazione dei carabinieri

Dopo aver riportato la situazione alla normalità e aver fermato le 8 persone coinvolte in questa maxi rissa a Mugnano (Napoli), i carabinieri hanno subito cercato di ricostruire le motivazioni alla base della lite. Hanno interrogato e ascoltato i due gruppi delle due famiglie, rimanendo, a quanto sembra, estremamente increduli.

Secondo la versione fornita dai vari partecipanti a questo litigio, sia verbale che fisico, il tutto sarebbe scoppiato proprio l’automobile parcheggiata nel modo sbagliato. Si tratta di un episodio da poco conto ma che potrebbe essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

È possibile infatti che tra le persone coinvolte ci fossero delle questioni in sospeso o dei vecchi rancori, che sono poi diventati palesi proprio con questo avvenimento. Per adesso, la versione fornita dagli 8 denunciati rimane al vaglio degli investigatori, che rimangono in attesa di ulteriori e possibili riscontri.