Tragedia sfiorata a Rosolina Mare in provincia di Rovigo per una violenta aggressione avvenuta tra ragazzi in spiaggia, in cui è spuntato un coltello che ha ferito un minorenne. Il giovane, originario di Padova ha riportato sei ferite da lama, di cui una con una profondità addirittura di 7 centimetri. Per lui è stata sciolta una prognosi di 30 giorni. 

L’aggressione, secondo quanto trapelato finora dai genitori del ragazzo sarebbe avvenuta tra il 20 e il 21 Luglio, a opera di una banda che avrebbe rivendicato un torto subito.

Subito sono intervenuti i soccorsi che hanno trasportato d’urgenza il ragazzo all’ospedale di Adria dove vi è rimasto ricoverato per due giorni.

La famiglia, solo nelle scorse ore ha sporto denuncia per lesioni ai carabinieri di Rosolina. Gli agenti tuttavia è da Sabato 22 Luglio che indagano sulla vicenda insieme al comando di Adria. 

Rovigo aggressione in spiaggia: cosa è successo

L’aggressione, secondo le indagini svolte fino a questo momento sarebbe nata per futili motivi. Quanto accaduto a Rosolina mare, infatti, stando alle voci che circolano, avrebbe avuto come pretesto uno “sgarbo” tra gruppi di giovani.

Pare infatti che quella sera il maltempo avrebbe imposto la chiusura della discoteca che i giovani intendevano frequentare e forse qui sarebbe scattato un diverbio che avrebbe fatto da miccia alla “spedizione punitiva”.

Sarebbe così arrivato sul litorale un secondo gruppo dalla Lombardia, che si sarebbe fermato a Rosolina città prima di muovere verso la spiaggia dove è avvenuta poi l’aggressione al 16enne.

Si tratta ancora di voci, nulla è confermato, dato il comprensibile riserbo dell’amministrazione e degli albergatori della zona. Gli stessi albergatori inoltre, esasperati da schiamazzi e danni, avrebbero invitato i due gruppi di giovani ad andarsene.

La lettera dei genitori al Comune

I carabinieri, avvisata la Procura di Rovigo, sono alla ricerca dei responsabili o del responsabile del gesto. A quanto si apprende però le indagini non sarebbero ancora ad una svolta chiara riguardo a chi sia l’autore del ferimento del giovane. Ma c’è il massimo riserbo sulle indagini.

I genitori del ragazzo ferito hanno inviato una lettera al sindaco di Rosolina per criticare l’amministrazione del paese riguardo la triste vicenda:

“Vogliamo esprimere il nostro rammarico nei confronti della Vostra Amministrazione in quanto riteniamo che un fatto di tale gravità meriti non solo tutto l’impegno dimostrato dal comando dei carabinieri di Rosolina, che non smetteremo mai di ringraziare per la solerzia, ma ci saremmo aspettati anche un segno di vicinanza da parte del vostro comune in un momento così difficile vissuto da nostro figlio minore e da noi famiglia in qualità di turisti presso la vostra località. Non si tratta infatti di una semplice aggressione, ma di ferite da armi da taglio che avrebbero potuto ledere gli organi interni e portare a conseguenze letali. Inoltre siamo venuti a conoscenza che a Rosolina sono frequenti atti di bullismo e vandalismo e ciò nonostante non sono mai state installate videocamere di sicurezza nel viale che costeggia gli stabilimenti balneari. Sperando di ricevere la stessa attenzione che riservate alla promozione di spettacoli e concerti porgiamo cordiali saluti”.


Gli agenti nel frattempo hanno fatto sapere che stanno lavorando su una denuncia per lesioni e che i controlli sono scattati subito dopo l’aggressione per individuare i responsabili. 

Il quadro che starebbe emergendo dalle prime indagini, legherebbe questo triste episodio ad un fenomeno purtroppo già sbarcato in tutta la zona. Si tratterebbe infatti dei cosiddetti “maranza”, gruppi di città che creano problemi, diventati tristemente famosi lo scorso anno per una maxi rissa sul Lago di Garda.

Questi gruppi sono diventati purtroppo famosi grazie ai social, in particolare attraverso TikTok, con sfregi e “vendette” da immortalare che in poco tempo diventano virali.