Il Tar del Lazio ha bocciato la delibera del Comune di Roma, che prevedeva la possibilità di rincari sulle tariffe dei taxi. Il tribunale ha accolto il ricorso presentato dalle associazioni dei consumatori. In realtà la sentenza è attesa per l’8 giugno, ma l’esito è scontato. Il Campidoglio ora dovrà decidere se appellarsi al Consiglio di Stato oppure proseguire sulla strada del confronto con le categorie sociali.

Grandi scontenti ovviamente i tassisti romani. «Chiediamo al Comune di presentare subito ricorso al Consiglio di Stato, cosa che faremo anche noi – ha detto Pietro Marinelli, dell’Ugl – Non ci fermeremo qui. Siamo pronti anche allo sciopero». Critico con il Campidoglio Loreno Bittarelli, presidente dell’Uri Taxi. “La sentenza del Tar – dice – conferma che le nuove tariffe taxi erano state mal formulate e sarebbero state facilmente impugnabili da chiunque. Ora dovremo ricominciare tutto dall’inizio e nel frattempo la nostra categoria sta subendo, ingiustamente, un ritardo di circa due anni per l’adeguamento del tassametro. Il Comune doveva ascoltare i nostri consigli, di condividere con tutti, consumatori compresi, una corretta formulazione della nuova tariffa» ha detto invece Pietro Marinelli dell’Ugl, criticando duramente l’operato del Campidoglio.

redazione Le Novae