Cessione dei crediti d’imposta e sconto in fattura dei bonus edilizi, l’Agenzia delle entrate è intervenuta per chiarire, nuovamente, quando sia possibile effettuare la remissione in bonis in vista della scadenza del 30 novembre 2023 e quando non sia possibile, soprattutto a causa della mancanza della documentazione richiesta. Nel dettaglio, il nuovo intervento si è reso necessario sulla mancata allegazione, ai fini del superbonus 110%, dell’asseverazione richiesta.

L’assenza di questa documentazione del tecnico abilitato, secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle entrate, risulta non sanabile ai fini del ricorso alla remissione in bonis che consente di cedere il credito d’imposta o lo sconto in fattura ancora per i prossimi quattro mesi circa. Proprio la remissione in bonis risulta ostacolta dalla mancanza dell’asseverazione del tecnico, condizione che, pertanto, non consente la cessione del credito.

Cessione crediti e sconto bonus edilizi, quando si può fare la remissione in bonis entro il 30 novembre 2023

Ancora un intervento dell’Agenzia delle entrate in merito alla documentazione necessaria per l’asseverazione dei lavori del superbonus, ai fini della cessione dei crediti d’imposta e dello sconto in fattura. Con la risposta numero 406 del 2023, il Fisco è intervento fornendo dei chiarimenti sulla detrazione del superbonus 110%, ancorché il contribuente sia privo dell’asseverazione di un professionista tecnico abilitato, presupposto richiesto dall’articolo 121 del decreto legge 34 del 2020 per la cessione dei crediti d’imposta o per l’applicazione dello sconto in fattura.

Con l’approssimarsi della scadenza del 30 novembre 2023 per il ricorso alla cessione dei crediti o allo sconto con la remissione in bonis, si susseguono le situazioni nelle quali manchi qualche adempimento per poter ricorrere a questo istituto e rientrare delle spese sostenute per l’avanzamento dei lavori di ristrutturazione.

L’istante, nel quesito posto, dichiara di non essere riuscito a inviare l’asseverazione all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) riguardo al primo stato di avanzamento dei lavori (Sal) entro la data di fine marzo scorso, anche a causa di un malfunzionamento del portale ufficiale. A tal proposito, l’istante informa di voler procedere con l’invio in data successiva al 31 marzo 2023.

Cessione sconto bonus remissione in bonis, cosa c’è da sapere e scadenza

Gli adempimenti dell’istante in merito alla possibilità di agganciare ancora lo sconto in fattura o la cessione dei crediti d’imposta sui bonus edilizi entro la fine di novembre prossimo, riguardano dunque una doppia comunicazione. La prima relativa a quella da inviare all’Enea dell’asseverazione del tecnico professionista; la seconda, invece, inerente la cessione del credito o lo sconto in fattura da inviare entro la fine di novembre, purché tale cessione avvenga nei confronti di una banca o di un istituto in regime controllato secondo quanto prevede l’articolo 106 del Testo unico bancario.

La situazione di partenza, tuttavia, penalizza l’istante che non ha inviato finora né l’asseverazione tecnica, né la scelta dell’opzione di cessione del credito in virtù di un accordo di con una banca o un istituto finanziario. Proprio in relazione a questa situazione, l’Agenzia delle entrate, nel formulare il chiarimento, evidenzia come manchi l’asseverazione tecnica da inviare obbligatoriamente all’Enea entro la fine del mese di marzo, data fissata per la scadenza.

Superbonus, asseverazione necessaria per non bloccare gli sconti

Il mancato adempimento della documentazione non consente nemmeno di ricorrere all’istituto della remissione in bonis disciplinato dall’articolo 2 del decreto legge numero 16 del 2012. Tale istituto, nella sua principale finalità, consente a chi abbia svolto i lavori edilizi di non perdere la possibilità di cedere il bonus, purché sussistano le condizioni sostanziali. Tuttavia, secondo l’analisi dell’Agenzia delle entrate, tali condizioni non ricorrono nel caso esaminato: la mancata asseverazione tecnica non è sanabile e non permette di cedere il credito d’imposta pagando la semplice sanzione di 250 euro entro il 30 novembre 2023.

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