Il PSG può denunciare il Real? – Scattata la mezzanotte, nessuna magia, nessun colpo di scena. Kylian Mbappé ha deciso di non prolungare il contratto con il Paris Saint-Germain in scadenza il 30 giugno 2024, non esercitando – entro i termini consentiti (31 luglio) – l’opzione di rinnovo con il suo club.

Un enorme smacco alla società che tra 11 mesi perderebbe così uno dei giocatori più costosi e ricercati dal mercato senza però incassare un euro. Non è tutto: il primo settembre, qualora Mbappé non venisse venduto prima, la proprietà qatariota sarebbe obbligata a sborsare 80 milioni di euro di premio fedeltà. Oltre i danni, anche l’ennesima beffa: il ventiquattrenne ex Monaco sembrerebbe aver già firmato un pre-contratto con il Real Madrid.

Per la squadra parigina la perdita complessiva del ‘non affare’ si aggirerebbe intorno ai 200 milioni di euro, calcolando il suo attuale valore di mercato e i vari bonus previsti dal contratto.

PSG pronto a denunciare il Real, Mbappè di nuovo al centro della disputa

Il PSG non ci sta ed è pronto a denunciare chi gli ha sottratto il gioiellino, Kylian Mbappè. O chi ‘segretamente’ è pronto a farlo. Le maniere forti adottate dalla società non sono bastate per far cambiare idea al giocatore. Come ultima spiaggia questa aveva provato a non convocarlo per la tournée pre-stagione in Giappone, mettendolo di fatto sul mercato, per evitare il rischio di perderlo a parametro zero tra un anno, ma i risultati sono stati deludenti. E così si passa al piano B: portare alla luce ciò che si pensa sia stato fatto sottobanco, trovare conferme che certifichino l’esistenza di un pre-accordo tra l’attaccante francese e i Blancos.

Le circostanze dubbie

Secondo quanto riporta il Telegraph, il club di Parigi sta valutando la possibilità di presentare un reclamo formale alla Fifa per la condotta del Real Madrid nell’affare Mbappé. Secondo il PSG, ci sono numerose circostanze non chiare che suggeriscono la presenza di un accordo tra la squadra spagnola e il giocatore. La prima circostanza dubbia riguarderebbe la lettera inviata a giugno, dove il francese annunciava per la prima volta di non voler rinnovare il contratto, nonostante la scadenza della sua clausola personale a fine luglio.

La seconda circostanza sarebbe il continuo disinteressamento alle offerte di dialogo e di risoluzione delle ostilità con il club.

E, non da ultima, la non curanza delle offerte stratosferiche saudite. Il fatto che Mbappé abbia rifiutato persino di incontrare l’Al-Hilal la scorsa settimana a Parigi, nonostante l’offerta da 400 milioni di euro complessivi accettata dal Psg, ha confermato i sospetti.