Fare shopping è diventata un’attività quotidiana per molte persone, sia nei negozi fisici che online. Per alcuni, però, questa pratica può trasformarsi in una vera e propria ossessione, sfociando in una forma di dipendenza nota come “shopping compulsivo” o “shopping addiction”.
Scopriamo quali sono i segnali che possono indicarne la presenza di questa dipendenza e come affrontarla.
Quali sono le cause dello shopping compulsivo
La dipendenza dallo shopping nasce spesso dall’abitudine comportamentale di fare acquisti per nascondere sentimenti negativi: la classica frustrazione dell’acquisto.
Questa abitudine può creare dipendenza abbastanza rapidamente, perché l’unico comportamento che crea un comfort temporaneo è lo shopping.
Le persone colpite non hanno imparato a gestire i sentimenti negativi e si aspettano sollievo dallo shopping sfrenato. Gli studi dimostrano che l’umore migliora, ma questo effetto è di brevissima durata.
E così, invece di elaborare esperienze negative, tristezze o fallimenti, si acquistano sempre più oggetti per dimenticarle.
Alcuni processi cerebrali, in particolare il rilascio di “ormoni della ricompensa”, potrebbero essere responsabili degli acquisti compulsivi. D’altra parte, anche la mancanza di controllo degli impulsi, cioè la mancanza di controllo sui desideri che si verificano improvvisamente, è una causa importante della dipendenza dallo shopping.
Molti malati fanno acquisti compulsivi per aumentare la loro bassa autostima, non raggiungendo, però, risultati apprezzabili.
La dipendenza dallo shopping è soprattutto un fenomeno culturale: si manifesta in misura rilevante solo nei paesi industrializzati occidentali, dove c’è una vasta gamma di beni tra cui scegliere ed è disponibile anche un reddito regolare.
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Quali sono i sintomi dello shopping compulsivo?
I sintomi della dipendenza dallo shopping includono i seguenti comportamenti:
- Il desiderio di acquistare è così forte che difficilmente si può resistere. L’inizio e la durata delle spese folli sono essere difficili da controllare per le persone colpite.
- Bisogna fare shopping sempre più spesso per raggiungere lo stato emotivo desiderato (aumento della dose).
- Ciò che viene acquistato viene raramente utilizzato, ma accumulato. Altri interessi e hobby, spesso anche lavoro e famiglia, sono trascurati.
- Le persone continuano a fare acquisti anche se stanno pagando già le conseguenze negative della dipendenza (come l’indebitamento).
- Quando non si può fare shopping (né fisicamente né online) si verificano sintomi di astinenza, come la spiacevole sensazione di perdere un’importante opportunità di acquisto.
La dipendenza dallo shopping spesso è affiancata da altri disturbi mentali, come:
- Disturbi dell’umore (soprattutto depressione );
- disturbo ossessivo-compulsivo;
- disturbi d’ansia;
- disturbi dell’alimentazione;
- dipendenza da sostanze che creano dipendenza (ad es. alcol, nicotina, droghe).
Se il comportamento di acquisto compulsivo persiste, tutte le altre aree della vita vengono trascurate. Oltre a problemi finanziari e debiti, questo può portare anche a problemi relazionali e alla perdita di reti sociali, alloggi e lavoro. Sullo sfondo di questa situazione apparentemente senza speranza, spesso sorgono gli altri disturbi mentali sopra menzionati.
Come si diagnostica la dipendenza dallo shopping?
Una dipendenza dallo shopping spesso passa inosservata per molto tempo, poiché fare acquisti fa parte della vita di tutti i giorni in una certa misura.
Inoltre, quando la situazione inizia a sfuggire di mano, gli amanti dello shopping nascondono i loro acquisti a parenti e amici per vergogna. Se le persone colpite non cercano aiuto da sole, il problema spesso viene scoperto solo quando il bisogno finanziario è già elevato.
La diagnosi di dipendenza da shopping può essere fatta utilizzando vari questionari, in combinazione con una discussione approfondita sui desideri e sulle abitudini di acquisto con un terapista, il quale chiarirà anche se ci sono altri eventuali disturbi mentali e dipendenze.
Come si guarisce dalla dipendenza da shopping?
Esistono due metodi terapeutici di base che vengono spesso utilizzati in parallelo:
- Farmaci: i farmaci sono usati per combattere la dipendenza. Soprattutto per le persone colpite che soffrono anche di depressione, la terapia farmacologica è spesso efficace ed essenziale.
- Psicoterapia: la terapia cognitivo comportamentale ottiene buoni risultati. L’obiettivo principale è quello di separare pensieri e sentimenti inadeguati dall’atto dello shopping. Le persone colpite elaborano anche strategie di coping con il terapeuta per affrontare i propri sentimenti in un modo diverso rispetto allo shopping.
Le persone colpite dovrebbero arricchire la propria vita con altre attività e cercare nuovi compiti e hobby. Questi distraggono dalla compulsione all’acquisto e offrono opportunità per provare sentimenti di felicità attraverso altri comportamenti che non siano l’acquisto di qualcosa.
Inoltre, i malati possono rinunciare alle carte di credito per limitare le spese sconsiderate e fare shopping solo se accompagnati da amici che non sono dipendenti dallo shopping.
Infine anche tenere un libro di famiglia in cui annotare le spese può aiutare.