Tassi mutui agosto 2023: il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) ha comunicato l'aggiornamento dei livelli di costo massimo per quanto riguarda i mutui con oneri a carico dello Stato e degli Enti Locali.
In particolare, i nuovi tassi massimi dei mutui che riguardano la Pubblica Amministrazione sono stati aggiornati all'interno dell'apposita sezione presente sul sito web ufficiale e sono entrati in vigore proprio a partire dalla giornata di oggi, martedì 1° agosto 2023.
Nello specifico, i nuovi tassi sui mutui con oneri a carico dello Stato (importo pari o inferiore a 51.645.689,91 euro) possono essere consultati all'interno della sezione "Normativa sul Debito Pubblico - Altre passività della Pubblica Amministrazione", mentre quelli relativi ai mutui con oneri a carico degli Enti Locali (senza limiti di importo) possono essere consultati all'interno della sezione "Normativa sul Debito Pubblico - Norme sugli enti territoriali".
Senza indugiare ulteriormente, quindi, andiamo subito a vedere insieme quali sono i nuovi importi relativi ai tassi dei mutui che sono entrati in vigore a partire dal 1° agosto 2023.
Con la pubblicazione del provvedimento n. 4652999 del 26 luglio 2023 da parte del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), è stato disposto il limite massimo entro il quale deve rientrare l'importo relativo al costo dei mutui con onere a carico dello Stato.
Nello specifico, ecco qui di seguito gli importi dei tassi fissi e dei tassi variabili che sono in vigore a partire dal 1° agosto 2023:
Con la pubblicazione del provvedimento n. 4653013 del 26 luglio 2023 da parte del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), è stato disposto il limite massimo entro il quale deve rientrare l'importo relativo al costo dei mutui con onere a carico degli Enti Locali.
Nello specifico, ecco qui di seguito gli importi dei tassi fissi e dei tassi variabili che sono in vigore a partire dal 1° agosto 2023, in base quanto viene previsto dalle disposizioni che sono contenute all'interno dell'art. 22, comma 2, del decreto legge n. 66 del 2 marzo 1989:
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