Alla Camera, oggi, si discute sul Pnrr. I lavori sono stati aperti da Raffele Fitto, Ministro per la Coesione Europea e per il Pnrr, che ha relazionato sullo stato dell’arte relativo al piano. Non sono mancate le controaccuse rivolte ad una opposizione che, nelle ultime ore, ha continuato ad alzare il ritmo del pressing sul governo. Il Ministro, in effetti, non le ha di certo mandate a dire:

Non ho ascoltato una sola critica di merito rispetto alle questioni poste, se non ‘volete definanziare’ i progetti sul dissesto idrogeologico: questo è falso.

La Camera ha poi approvato la risoluzione di maggioranza sulla comunicazione di Raffaele Fitto. Decisivi, ovviamente, i voti favorevole della maggioranza di governo contro quelli negativi di Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Verdi, Sinistra Italiana. I deputati di Azione e Italia viva hanno espresso voto favorevole ai primi due punti che sono punti formali di trasmissione del testo e coinvolgimento del Parlamento, astenendosi invece sulla terza parte della mozione. Attestati di stima trasversali dai banchi di centrodestra: i deputati hanno plaudito la relazione del Ministro Fitto ed hanno espresso contentezza per lo stato dell’arte.

Pnrr, opposizioni in pressing. Schlein si propone di collaborare

Ben altro l’umore che regna dall’altra parte dell’emiciclo con le opposizioni infervorate con il governo. Emblematiche, in questo senso, le parole della deputata del Movimento 5 Stelle Chiara Appendino:

Fatevi aiutare sono mesi che diciamo con il presidente Conte, che noi siamo disponibili ad aiutare i Paese ad adottare il Pnrr e a sederci a un tavolo. Ma niente, nessuna risposta, il nulla. Il timore piuttosto fondato è che siete incapaci di realizzare il Pnrr e state buttando al vento la più grande occasione di sviluppo e rilancio del nostro Paese.

Sentimento simile in area dem. È intervenuta, nel merito, la Segretaria Elly Schlein:

Se volete condurre in porto il Pnrr noi ci siamo, tifiamo per l’Italia e vogliamo metterci alla stanga. Ora mettetevi in ascolto dei sindaci, delle opposizioni, e lavoriamo insieme per non perdere questa occasione storica.

Una delle critiche mosse del Partito Democratico riguarda, nell’ambito della rimodulazione del Pnrr, il taglio dei fondi agganciati agli obiettivi per la transizione ecologica. Schlein, su questo, ha detto:

Mentre l’Italia è piegata dalle conseguenze drammatiche dell’emergenza climatica con la Sicilia e il Sud devastati dagli incendi e le Regioni del Nord flagellate da nubifragi e da grandinate, con l’Emilia-Romagna alle prese con i danni dell’alluvione, che cosa fa questo governo? Con un tempismo davvero incredibile – ha proseguito Schlein – sceglie di cancellare quasi 16 miliardi di euro in progetti del Pnrr che sarebbero serviti proprio a fronteggiare il dissesto idrogeologico, a mettere in sicurezza il territorio e a fare prevenzione rispetto ai rischi di eventi meteorologici insieme. Se ascoltaste la scienza invece di evitarla, sapreste che questi sono proprio l’effetto dei cambiamenti climatici causati dalle attività umane sul pianeta. Il negazionismo climatico evidentemente fa parte della vostra cultura.

Terzo Polo astenuto

Il Terzo Polo, come detto, ha preferito astenersi su una parte della mozione. Ma non mancano le critiche al governo mosse, tra le altre, dalla capogruppo Raffaella Paita. Le sue parole:

Le vuote rassicurazioni del ministro Fitto si scontrano con la dura realtà: non ci sono i finanziamenti alternativi per le opere escluse dal Pnrr, come avevamo ampiamente anticipato. Mancano 16 miliardi che il governo deve affrettarsi a trovare perché è incredibile che progetti fondamentali, come quelli per la lotta al dissesto idrogeologico, tra gli altri, restino scoperti