Rafael Leao ha scelto ancora una volta il Milan. Arrivato a solo 20 anni in rossonero, nel 2019, lo scorso 2 giugno ha rinnovato il contratto fino al 2028. L’attaccante a Milano, ha trovato la sua dimensione. Questo ha assicurato a chi gli ha chiesto proprio di spiegare i motivi che lo hanno spinto a legarsi alla società per altri 5 anni. Lo ha raccontato nell’intervista rilasciata all’Espn, Deportes: “Ho scelto di rinnovare con il club che mi ha aiutato a raggiungere i miei obiettivi, abbiamo vinto lo scudetto insieme – nella stagione 2021/22 – e questa squadra mi ha permesso di crescere come giocatore”. A quanto pare anche come uomo. Arrivato dal Lille che era poco più che un ragazzo, pieno di talento ma con tanta voglia di imparare, ora il portoghese si sente migliore anche come uomo, tanto che oltre agli obiettivi che si è prefissato di vincere con il Milan, punta in alto anche a livello personale. “Mi sento maturo – ha detto Leao – mi sento un leader della squadra e posso giocare tutte le partite della stagione. Penso di essere già nel club giusto per puntare a vincere la Champions League o il Pallone d’Oro”.
Penso di essere già nel club giusto per puntare a vincere la Champions League o il Pallone d’Oro”.
Leao, gli obiettivi della squadra e quelli personali: “Ora siamo più forti, sono nel posto giusto”.
Obiettivi importanti per il giocatore che nel campionato italiano sta mostrando tutto il suo talento e la sua gioia di essere nel posto giusto, come detto da lui. Nessuna intenzione di cambiare, quindi, non ora poi che la squadra si è anche rinforzata e può arrivare più in alto rispetto allo scorso anno. “Ci siamo rinforzati, abbiamo più opzioni e soluzioni rispetto alla passata stagione, soprattutto in attacco e a centrocampo”. Il Milan si è piazzato alla quarta posizione nella classifica della serie A dello scorso anno, a 70 punti, 20 meno rispetto al Napoli campione d’Italia e 2 sotto ai cugini dell’Inter. Secondo Leao i nerazzurri avevano a disposizione una rosa più completa della loro l’anno scorso.
Il gap con l’Inter è stato colmato
Quest’anno il gap sarebbe stato compensato. “La scorsa stagione non avevamo molte scelte – ha ammesso il portoghese – nella doppia sfida con l’Inter abbiamo sofferto. Loro potevano cambiare molto e abbiamo sofferto il fatto che anche in panchina avessero giocatori capaci di entrare e fare la differenza. Nella prossima stagione la direzione è cambiata: il club ha fatto degli ottimi acquisti con Christian Pulisic, Ruben Loftus-Cheek. Sono tutti giocatori che alzano il livello della nostra rosa e sono molto felice di averli all’interno della squadra”. E proprio a proposito dei nuovi arrivati, l’attaccante ha parlato in maniera molto positiva di Pulisic e ha promosso anche l’arrivo di Romero.
La scorsa stagione non avevamo molte scelte nella doppia sfida con l’Inter abbiamo sofferto. Loro potevano cambiare molto e abbiamo sofferto il fatto che anche in panchina avessero giocatori capaci di entrare e fare la differenza
Il pensiero di Leao sui nuovi acquisti
“Ho visto Christian sia al Dortmund che al Chelsea – ha spiegato – è un giocatore che mi piace perché può dribblare uno o due avversari di fila e sa tirare sia con il piede destro che con il sinistro indistintamente, inoltre è molto veloce. Penso che Luka Romero e Christian Pulisic siano simili come tipo di giocatore”. Ciò vuol dire che Pioli potrà avere diverse soluzioni e non solo per l’attacco, viste le caratteristiche di chi è arrivato a colmare le carenze della rosa del Milan. Proprio quello che ha chiesto il tecnico per questa campagna acquisti che ha portato al Milan, fino ad ora, otto nuovi elementi. E proprio quello che mancava, a detta anche di Leao, per colmare le differenze con le squadre che sono finite più in alto in classifica della sua, nel campionato scorso.
Il rapporto con Romero
Dopo aver elogiato Pulisic, Leao ha parlato anche di Romero e del rapporto che già si è instaurato tra loro due e del carattere del neo acquisto rossonero. “Quando Luka è arrivato – ha raccontato il portoghese – ha fatto un’intervista dicendo di ammirarmi molto come giocatore. E’ un ragazzo giovane, un talento enorme e nello spogliatoio sto cercando di aiutare a farlo diventare parte della squadra perché a volte lo vedo un po’ timido e silenzioso. Così cerco di guidarlo, di tenermelo vicino e gli dico che non deve avere paura di niente, che deve prendere la palla al balzo e far vedere perché il Milan ha deciso di puntare su di lui”.