Si torna a parlare della sparatoria Sant’Anastasia avvenuta lo scorso 23 maggio. Com’è ormai noto due ragazzi, ritenuti responsabili, sono finiti in manette e ora sono reclusi. Uno ha 19 anni e l’altro 17. Ed è proprio su quest’ultimo che i riflettori tornano accesi oggi. Il motivo è legato ad un video girato nel carcere minorile in cui il minorenne si trova al momento. Video che poi è stato diffuso sui social.

Sparatoria Sant’Anastasia: il video del 17enne in carcere “sempre con il sorriso”

Nel breve filmato in questione si vede l’attentatore di 17 anni di Sant’Anastasia, Comune in provincia di Napoli, con espressioni positive e sorridenti. Il video, diffuso su Tik Tok, riporta poi come descrizione la scritta “Sempre con il sorriso”.

Esso è stato girato direttamente dal carcere minorile di Nisida, dove il ragazzo si trova al momento recluso. È formato da alcuni momenti ripresi durante un video colloquio con i familiari. Sono stati poi questi ultimi a diffonderlo sui social. Peccato che però questo sia assolutamente vietato dalla legge.

Così, poche ore dopo la pubblicazione di questo contenuto su Tik Tok, in molti utenti hanno segnalato questa illegalità. Nel giro di breve tempo sono apparsi centinaia e centinaia di critiche e commenti negativi. Ma non è finita qui.

Un utente ha ripreso il video riportandolo sulle proprie pagine social e denunciandone l’esaltazione della vita criminale. Se da un lato in molti si sono detti d’accordo con questa persona, dall’altro egli ha ricevuto una risposta direttamente da una delle zie del ragazzo arrestato.

La donna, in particolare, ha replicato con un’ulteriore video in cui minaccia questo utente. Il caloroso invito che fa è quello di non parlare del nipote. Questa ripresa si conclude poi con una vera e propria intimidazione. La zia del 17enne dice in napoletano: “Te levo ‘o core ‘a pietto”, ovvero “Ti strappo il cuore dal petto”.

La denuncia e le parole del deputato Borrelli

Il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Borrelli è presto venuto a conoscenza non solo del contenuto girato nel carcere minorile di Napoli e pubblicato sui social dai familiari del 17enne, ma anche del video-minaccia girato dalla zia del ragazzo indirizzato ad un utente sui social.

Il politico non ci sta. Così fa presente che non è assolutamente legale diffondere contenuti di vario tipo girati all’interno di istituti penitenziari. Francesco Borrelli invita inoltre a punire severamente i parenti del ragazzo recluso al carcere di Nisida, i quali hanno partecipato attivamente per pubblicare il video in questione sui social.

Vi riportiamo le dichiarazioni del deputato napoletano intervenuto sul caso:

Diffondere video dalle carceri è vietato. Questi familiari vanno colpiti duramente e la catena di violenza va interrotta.

Sparatoria Sant’Anastasia: la ricostruzione

Come abbiamo specificato all’inizio, la sparatoria era avvenuta lo scorso 23 maggio, intorno alle 23, nel Comune di Sant’Anastasia, in provincia di Napoli. Due ragazzi, uno di 19 e uno di 17 anni, a bordo di uno scooter, in piazza Cattaneo, nel corso di quella che sembrava essere una normale serata, hanno mostrato con fare aggressivo delle armi e poi hanno sparato almeno 10 colpi di pistola.

A riprendere la terribile scena erano state diverse immagini delle videocamere di sorveglianza, grazie alle quali erano stati anche presto identificati i due responsabili. I ragazzi avevano compiuto questo atto incuranti della presenza di numerose persone nei bar e nei locali della zona.

In questa inaspettata sparatoria era rimasta ferita una famiglia. In particolare erano stati colpiti un padre, una madre e una bambina di 11 anni. La piccola era stata raggiunta da una pallottola che però fortunatamente non aveva raggiunto il cervello, ma aveva colpito lo zigomo.

La bambina era stata portata d’urgenza in ospedale ed era rimasta ricoverata in gravi condizioni per svariati giorni. Ora, a oltre due mesi di distanza, sembra stare bene e sembra essersi ripresa fisicamente.