Purtroppo non è sopravvissuto il neonato rimasto gravemente ferito nell’incidente stradale avvenuto ieri, Lunedì 31 Luglio 2023, a Luzzara in provincia di Reggio Emilia.

Le sue condizioni erano apparse da subito disperate. Poche ore dopo il suo trasferimento d’urgenza all’ospedale Maggiore di Parma il bambino è spirato. I medici avevano tentato tutto il possibile per salvargli la vita ma non è stato abbastanza contro le gravissime lesioni subite nello schianto frontale tra il veicolo su cui viaggiava e un’altra automobile lungo la Cispadana. Il neonato si chiamava Salvatore e aveva solo 6 mesi.

Incidente Reggio Emilia 31 Luglio 2023: la dinamica del sinistro

L’incidente è avvenuto poco dopo le ore 14:00 del pomeriggio di ieri, lungo la strada provinciale SP62Rvar molto più comunemente nota come Cispadana. La dinamica dello schianto è tuttora in corso di accertamento per individuare le cause e la responsabilità.

Due le automobili coinvolte. Una Fiat Panda sulla quale viaggiava la piccola vittima insieme agli zii ed un cuginetto di 4 anni e una Citroën condotta da uomo 24enne di origine nordafricana residente a Guastalla. I due veicoli sono entrati in collisione frontale in una zona rettilinea all’altezza della frazione di Codisotto.

Difficile al momento capire cosa abbia innescato il terribile schianto dato che la zona non presenterebbe difficoltà alla guida.

Gli inquirenti in prima battuta ipotizzano che possa essersi trattato di una distrazione o un accidentale invasione di uno dei due veicoli nella corsia di marcia opposta forse in relazione ad un sorpasso. 

L’impatto è stato decisamente violento. Nessuno dei due conducenti è riuscito ad arrestare il proprio veicolo o deviare la traiettoria in modo da evitare lo scontro.  

Le immagini diffuse dalla stampa locale avevano mostrato gli effetti devastanti dell’incidente. In particolar modo la Fiat Panda era rimasta completamente distrutta nella parte anteriore sinistra ovvero nel punto di maggior impatto con la Citroën.

In seguito all’urto i due veicoli sono schizzati a margine della carreggiata con detriti sparsi ovunque sull’asfalto centrale.

Gli altri feriti ricoverati a Mantova 

Si era messa in moto subito una imponente operazione di soccorso. Sul posto erano giunti i sanitari della Croce Rossa di Guastalla e i colleghi mantovani del presidio medico di Suzzara.

La gravità dello schianto ed il coinvolgimento di un neonato ha indotto la centrale operativa di emergenza ad inviare sul posto anche un mezzo di elisoccorso proprio per accelerare le operazioni di trasporto in ospedale del piccolo.

I sanitari sul posto si sono divisi in diverse squadre per aiutare tutti i feriti. Il più grave è apparso sin da subito il neonato. Aveva riportato un severo trauma cranico.

I medici senza perdere tempo lo hanno caricato sull’elicottero e trasportato all’ospedale Maggiore di Parma. Qui i dottori hanno proceduto con un intervento chirurgico d’urgenza per ridurre il devastante trauma alla testa. Purtroppo è stato tutto inutile.

Poche ore dopo i suoi parametri vitali sono andati in peggioramento finché non è sopraggiunta la morte. I dottori non hanno potuto nulla per strappare il piccolo al tragico epilogo.

La collisione tra automobili ha procurato lesioni importanti anche alla zia del neonato e all’uomo al volante dell’altra vettura. Entrambi sono stati trasferiti al più vicino ospedale Poma di Mantova. L’équipe ospedaliera non ha ancora sciolto la prognosi e pertanto i due sono tuttora in pericolo di vita.

Sostanzialmente illesi invece lo zio e il cuginetto della vittima. Erano infatti seduti dall’altro lato rispetto al punto di impatto con la Citroën.
Gli agenti della polizia locale hanno eseguito i rilievi stradali in modo da accertare le cause del sinistro.

Nelle prossime ore raccoglieranno la ricostruzione dei fatti fornita dal conducente della Fiat Panda in modo da avere ulteriori dettagli sullo schianto mortale. Solo allora gli inquirenti avranno un quadro più preciso e potranno attribuire le responsabilità dell’incidente che ha spezzato la vita del piccolo Salvatore.