Mentre la morsa del caldo si stringe intorno allo Stivale, gli italiani approfittano e cercano di scappare, quando e se possibile, al mare. Tradizione consolidata e condivisa da tutti, senza distinzioni. Anche dai politici. Ed è così, quindi, che nel weekend appena trascorso anche una rappresentanza di Italia Viva si è organizzata per passare qualche giorno in spiaggia.

La scelta della location, però, non è stata ben digerita da tutti. Maria Elena Boschi, Francesco Bonifazi e Luciano Nobili, in compagnia dell’ex onorevole Andrea Ruggieri, in quota Forza Italia, si sarebbero infatti ritrovati in Versilia, più precisamente al Twiga di Forte dei Marmi. A riportarlo un articolo del Corriere della Sera, secondo cui i parlamentari coinvolti si sarebbero intrattenuti a cena con l’attuale ministra del turismo Daniela Santanché, ex co-proprietaria dello stabilimento balneare insieme a Flavio Briatore.

Italia Viva va in vacanza…al Twiga dalla Santanchè! Silvestri: “Bello mangiare sushi dopo aver tolto il Rdc”. Magi: “Parlavano di concessioni balneari” | VIDEO ESCLUSIVI

La mozione di sfiducia proposta dal Movimento Cinquestelle proprio ai danni della Santanché è ancora calda tra i banchi del Senato, dopo che la settimana scorsa è stata discussa e respinta al mittente grazie ai voti della maggioranza. Le opposizioni, com’era prevedibile, non sono infatti riuscite a raggiungere i numeri necessari a far cadere la ministra. Un risultato ampiamente pronosticato dal (fu) Terzo Polo, che non ha appoggiato la mozione, ritenuta inutile, e ha quindi disertato la votazione.

Viceversa, la presenza al lido non è passata di certo inosservata, suscitando reazioni più o meno piccate da parte delle diverse forze politiche. Ad aprire le danze Matteo Richetti, capogruppo del Terzo Polo in quota Azione, che nelle ultime ore prende sempre più le distanze dagli (ex?) alleati di Italia Viva. L’onorevole ha subito messo in chiaro le sue priorità: “A me preoccupa quando i miei colleghi sono contro il salario minimo o propongono commissioni improbabili che anche Mattarella censura”. Parole molto dure, alle quali poi aggiunge: “Cosa fanno al Twiga deve chiederlo a loro. Di sicuro sono posti che non conosco bene”. Evitabile a una settimana dalla mozione di sfiducia? “Ma anche una settimana prima e quella prima ancora, per quello che penso io”.  

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Continuano l’affondo anche altri esponenti delle opposizioni. Stiamo parlando di Matteo Orfini, del PD, di Francesco Silvestri, capogruppo cinquestelle alla Camera, e di Riccardo Magi, segretario di +Europa. Tutti e tre hanno commentato in maniera sottile e ironica, lasciando intendere un certo disagio su una questione che cozza fortissimo contro un concetto chiave richiamato la scorsa settimana: quello dell’opportunità politica.

Per Orfini, nello specifico, andare al Twiga “non è il mio modello di divertimento. Non ci sono mai andato e non ci sarei andato adesso”. Più duro invece Silvestri, che ricollega l’incontro a un tema particolarmente caro ai pentastellati: “Bello festeggiare con il sushi il giorno dopo aver tolto il reddito di cittadinanza”. Magi sceglie invece la via dell’ironia: “Sono sicuro parlassero con la ministra delle concessioni balneari.

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Italia Viva va in vacanza… al Twiga dalla Santanchè. La difesa dei colleghi di partito. Rosato: “Scelte personali”. Marattin: “Se scaviamo nel tempo libero di ogni politico tante sorprese!” | VIDEO ESCLUSIVE

Tentativi di far rientrare la cosa all’interno della sfera personale arrivano invece dai colleghi di partito di Boschi &Co. Ad intervenire ai nostri microfoni sono infatti Luigi Marattin e Ettore Rosato, due figure non da poco nell’organigramma di Italia Viva. Entrambi, pur non condannando il gesto, prendono comunque le distanze dall’incontro.

Marattin si chiede retoricamente “perché sia tanto un problema andare al Twiga”. E quando invece viene chiamato in causa il tema dell’opportunità politica sottolinea: “Nel tempo libero il politico fa quello che vuole. C’è anche il tempo di una stoccata velenosa: “Se andiamo a vedere la lista di chi andava al Twiga e poi ha tuonato contro la Santanché troveremo delle sorprese”. E insiste con una chiusura evocativa: “Se andiamo a vedere ognuno di noi cosa fa nel tempo libero avremmo tante sorprese.

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Anche per Rosato la difesa è simile: “Lei pensa che io possa andare al Twiga? [ride, ndr] Non ci andavo per nessun motivo!”. Chiarisce poi subito la linea di partito: “Sono scelte personali”. E aggiunge: “Penso sia stato un caso l’incontro sul posto: so che ci sono sempre andati, non esprimo giudizi politici su cose estranee alla politica”.

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Insomma, entrambi non nascondono un certo imbarazzo nel dover difendere i colleghi di partito. Di certo, si tratta di un episodio che, finché si sta all’opposizione, sarebbe stato preferibile evitare. Viene allora da chiedersi se – e per quanto – le condizioni resteranno le stesse, perché in fondo la domanda resta sempre la stessa: Matteo Renzi vuole realmente entrare in questa maggioranza?