Si infiamma l’asse di mercato tra Udinese e Inter: Samardzic è sempre più vicino a vestire la maglia nerazzurra. Ma non sarà l’unico colpo in uscita. Al club di Zhang piace anche Beto. I friulani sono tornati a sfornare talenti e sono già pronti a scommettere su altri nomi. Alessandro Calori Udine la conosce bene, ci ha giocato dal 1991 al 1999 e per commentare la cessione di Samardzic all’Inter e tutto il mercato dei bianconeri, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Samardzic all’Inter? Calori ne parla a Tag24
A Udine ha scritto una parte di storia importante. Con la maglia bianconera addosso ha disputato oltre 250 partite in 7 stagioni. Un amore importante, che gli ha consentito di indossare anche la fascia di capitano. Oggi la guarda a distanza, ma Alessandro Calori l’Udinese la conosce perfettamente. Intervenuto in esclusiva ai microfoni di Tag24, l’ex difensore ha parlato del mercato dei bianconeri, partendo dalla possibile cessione di Samardzic all’Inter.
“Prendere giocatori giovani e magari sconosciuti a tanti per valorizzarli e poi rivenderli è la strategia e il punto di forza di questo club. Samardzic – ha spiegato Calori – è sulla bocca di tanti ed è finito nel mirino di club importanti. È un giocatore di prospettiva, ha appena 21 anni e può crescere ancora molto. Ma allo stesso tempo ha già dimostrato di avere talento e per questo i nerazzurri, più di chiunque altro, gli hanno messo gli occhi addosso. Non so se è già pronto per entrare nella rotazione dei titolari per mister Inzaghi. Di sicuro ha talento – ha continuato – ha grandi doti e qualità tecniche importanti. Vedremo come riuscirà ad ambientarsi se davvero dovesse finire all’Inter. Approderà, eventualmente, in un club in cui la pressione e la concorrenza sono tante. Ci sono delle gerarchie stabilite, ma lui proverà a dire la sua avendo caratteristiche diverse da tanti altri giocatori. Se la trattativa dovesse andare in porto sarà comunque molto utile alla causa nerazzurra”.
La trattativa per Beto
Ma l’asse di mercato tra Inter e Udinese potrebbe coinvolgere anche un altro giocatore, oltre a Samardzic. “Beto è un attaccante fisico – ha aggiunto l’ex difensore – con le dovute proporzioni lo ritengo simile a Zapata. È giovane e sicuramente deve completare la sua crescita, non è maturo di certo con l’attaccante dell’Atalanta, ma è forte. L’Inter ha perso Lukaku e Dzeko e al momento non ha un centravanti strutturato. Penso che per Inzaghi potrebbe essere un buon colpo in entrata”.
Giocatori che vanno giocatori che vengono. Anche dovessero andare in porto entrambe le operazioni, di sicuro l’Udinese non si farà trovare impreparata e avrà già individuato altri giovani di prospettiva su cui puntare. “Hanno già preso Lucca, è un ragazzo strutturato ma non ha ancora espresso a pieno il suo valore. I bianconeri gli daranno l’opportunità di emergere e di farsi valere. Potrebbe essere lui il prossimo uomo di mercato dei friulani. A Pisa aveva fatto benissimo – ha proseguito Calori – poi le voci di mercato e l’interesse di vari top club sicuramente non gli hanno fatto bene. Udine è il posto perfetto per ritrovarsi e consacrarsi. Lì avrà la possibilità di giocare senza pressioni dall’esterno. È un ambiente che ti aspetta, che ti da tempo. Sono abituati a lavorare con i giovani e gli permettono anche di sbagliare prima di dimostrare il loro valore. Ha dimostrato già di avere caratteristiche importanti: ha fisico e tecnica, mi aspetto che esploda”.
Il mercato della Lazio
Oltre all’Udinese però, Calori conosce bene anche l’ambiente Lazio. Appesi gli scarpini al chiodo ha infatti intrapreso la carriera da allenatore. Dopo due stagioni seduto sulla panchina della Primavera, in estate il tecnico ha salutato i biancocelesti ma ha comunque commentato quanto fatto fino a questo momento dal presidente Lotito per dare una squadra più completa a Sarri.
“Questa è una sessione particolare di mercato e non solo per la Lazio. Le offerte dall’Arabia Saudita stanno destabilizzando tutto e tutti. Propongono contratti milionari che nessun altro si può permettere. L’uscita di Milinkovic pesa, non c’è dubbio e per questo la Lazio dovrà fare qualcosa. Io sono sicuro che nel tempo lo farà perché è necessario. C’è solo da capire quanto sarà questo tempo” ha concluso mister Calori.