Proteste e tensioni a Palermo a seguito dell’abolizione del Reddito di cittadinanza, che sta colpendo duramente i percettori del sussidio: In particolare, a Terrasini, un uomo disoccupato di 60 anni ha tentato un gesto estremo per esprimere la sua disperazione minacciando di dare fuoco al comune.
Disoccupato si presenta al comune di Terrasini (Palermo) con una tanica di benzina: cosa è successo
Nel corso della mattinata, l’uomo si è presentato nella stanza del sindaco Giosuè Maniaci a Terrasini con l’intento di incendiare l’ambiente. Dopo aver appreso che non avrebbe più beneficiato del reddito di cittadinanza, ha gettato della benzina a terra e ha minacciato di dare fuoco a tutto, compreso se stesso. Il segretario generale, Cristofaro Ricupati, ha cercato di dialogare con lui, ma è stato il presidente del consiglio comunale, Marcello Maniaci, a riuscire a dissuaderlo dal gesto estremo.
Il sindaco ha sottolineato che sono stati momenti di grande paura, e ha aggiunto che questa non è stata la prima visita dell’uomo. Già nella mattinata, era tornato per esporre il suo caso e ricevere aiuto, ma, purtroppo, il Comune non aveva la possibilità di fornire assistenza a tutti i percettori colpiti dall’abolizione del reddito di cittadinanza. “Siamo impegnati ogni giorno per creare economia”, ha dichiarato il sindaco, “ma non possiamo soddisfare la singola richiesta di un soggetto”.
L’opposizione, rappresentata dal capogruppo del Pd alla Camera, Stefano Vaccari, ha criticato aspramente l’atteggiamento della destra nei confronti dei meno abbienti, definendolo come un’inversione di priorità. “La destra premia i ricchi e penalizza i poveri e il ceto medio“, ha affermato Vaccari. Ha inoltre sottolineato che la tensione sociale scaturita da queste misure si scarica interamente sulle spalle dei Comuni, che sono chiamati a gestire una situazione di disagio e di difficoltà.
Il sindaco Maniaci ha, quindi, richiesto un intervento del governo e della Regione per affrontare la delicata situazione. “Abbiamo bisogno di aiuti“, ha ribadito, mettendo in evidenza la necessità di strumenti legislativi per sostenere le famiglie colpite dall’abolizione del reddito di cittadinanza.