Pensioni ultime notizie: le recenti modifiche nelle regole pensionistiche possono creare confusione tra i lavoratori. Tuttavia, forse non tutti sanno che anche nel 2023 si può andare in pensione approfittando di Quota 100 e Opzione Donna. Non tutti, ovviamente, possono, ma la soluzione è praticabile per chi ha raggiunto i requisiti necessari entro l’anno in cui questi sistemi erano validi, permettendogli di beneficiare del pensionamento anticipato nel 2023.

Pensioni ultime notizie: come funziona Quota 100 nel 2023?

La Quota 100, una forma di pensione anticipata sostituita dal nuovo sistema di Quota 103, permetteva di accedere alla pensione a 62 anni con 38 anni di contributi. Chi ha raggiunto questi requisiti entro il 31 dicembre 2021 può ancora fare domanda di pensionamento nel 2023 grazie al principio della cristallizzazione della pensione.

Cos’è la cristallizzazione della pensione

La cristallizzazione della pensione è un diritto che consente ai lavoratori di sfruttare la Quota 100 anche dopo il 2021, pur essendo terminato il periodo sperimentale. Questo significa che coloro che hanno raggiunto 62 anni di età e accumulato 38 anni di contributi possono fare domanda per andare in pensione con la quota 100 nel 2023 e negli anni successivi.

Quando discutiamo la cristallizzazione del diritto alla pensione nel contesto previdenziale, infatti, ci stiamo riferendo all’importante tutela offerta ai lavoratori che decidono di rimanere in attività anche dopo aver soddisfatto i criteri necessari per ottenere determinate pensioni.

Questo meccanismo si attiva quando un lavoratore acquisisce i diritti per una particolare pensione, ma decide di rimanere in servizio, garantendo che i suoi diritti pensionistici non vadano perduti anche se la specifica misura pensionistica viene successivamente dismessa. In pratica, il diritto alla pensione, una volta acquisito, rimane congelato o cristallizzato e non viene perduto, mantenendo l’integrità del diritto pensionistico del lavoratore.

Questo processo è di fondamentale importanza, soprattutto in un periodo di intensa riflessione sul sistema previdenziale tra governo e sindacati, in vista di una potenziale riforma che potrebbe introdurre significative modifiche e nuovi benefici per i lavoratori.

Facciamo l’esempio con Quota 100, un principio che può essere esteso a molte altre misure pensionistiche in vigore. Nell’ambito del sistema pensionistico italiano, ci sono sia misure strutturali, come la pensione di vecchiaia o la pensione anticipata, che non hanno una data di scadenza e possono subire modifiche nei loro requisiti, e misure sperimentali, come Opzione Donna o Ape sociale, che sono a termine.

Consideriamo quota 100, che permette di andare in pensione con almeno 62 anni di età e 38 anni di contribuzione. Un lavoratore che raggiunge questi requisiti ha la possibilità di andare in pensione, ma può scegliere di continuare a lavorare. Nonostante la scadenza della Quota 100, il diritto a tale pensione non viene perso se i requisiti di età e contribuzione sono soddisfatti entro la scadenza della misura.

Pensioni ultime notizie: procedure e tempistiche per andare in pensione con Quota 100

La domanda per beneficiare della Quota 100 può essere presentata all’Inps in qualsiasi momento. Tuttavia, si devono considerare due finestre:

  • Un periodo di tre mesi per i dipendenti privati;
  • Un periodo di sei mesi per i dipendenti pubblici.

Opzione Donna nel 2023: come funziona?

Opzione Donna, analogamente alla Quota 100, permette alle lavoratrici che hanno raggiunto i requisiti previsti prima del 2023 di beneficiare della pensione anticipata.

Requisiti e Modifiche dell’Opzione Donna nel 2023

Nel 2023, Opzione Donna è stata modificata e adesso prevede che le lavoratrici, sia dipendenti che autonome, possano accedere alla pensione a 60 anni con 35 anni di contributi, purché appartengano a specifiche categorie:

  • Caregivers;
  • Persone con una invalidità civile riconosciuta almeno del 74%;
  • Lavoratrici licenziate o dipendenti da aziende per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi d’impresa.

È previsto uno sconto di un anno sull’età pensionabile per ogni figlio, fino a un massimo di due anni. Per le lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese in crisi, l’età pensionabile è fissata a 58 anni, indipendentemente dal numero di figli.

Pensioni ultime notizie: come uscire con Opzione Donna con i vecchi requisiti

Tuttavia, per le lavoratrici che avevano maturato i requisiti per Opzione Donna (58 anni di età per le dipendenti e 59 per le autonome con 35 anni di contributi) entro il 2021 o il 2022, è ancora possibile fare domanda di pensionamento anticipato nel 2023. Anche in questo caso, ciò è possibile grazie al principio della cristallizzazione del diritto.