Un tragico incidente nel pomeriggio di ieri, Domenica 30 Luglio, ha colpito Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, dove un uomo di 94 anni, Arcangelo Sisto, è morto mentre cercava di spegnere un incendio che aveva avvolto il terreno di sua proprietà.
L’incendio, nato da sterpaglie e alberi da frutto si era propagato nella contrada Penusiello, al confine con la provincia di Taranto.
A trovare il corpo senza vita dell’uomo sono stati i Vigili del Fuoco intervenuti nella zona per spegnere le fiamme. Purtroppo non hanno potuto fare nulla per l’uomo già deceduto all’arrivo dei soccorsi. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e il medico legale. Su disposizione dell’autorità giudiziaria la salma dell’uomo è stata restituita alla famiglia in attesa dei funerali.
Le circostanze che hanno portato alla morte dell’uomo sono ancora al centro delle indagini che in queste ore stanno cercando di fare luce sulle cause dell’accaduto.
La morte di Arcangelo Sisto a causa dell’incendio sul suo terreno rappresenta una tragedia che ha scosso tutta la comunità di Ceglie Messapica.
Le indagini aiuteranno a comprendere le cause di questo tragico evento e potranno servire anche per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alla sicurezza e alla protezione delle proprietà e delle vite umane in situazioni di incendi.
Brindisi uomo di 94 anni morto in un incendio: un altro rogo nel Salento
Purtroppo il rogo nato ieri a Ceglie Messapica non è stato l’unico, un altro è divampato in zona San Pancrazio Salentino intorno alle ore 13 di ieri quando la sala operativa unificata della protezione civile di Bari ha allertato il Ser Antonio Bianco di Torre Santa Susanna per un incendio in corso nella pineta di Sant’Antonio alla macchia in contrada Caretta.
Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco per sedare le fiamme. I pompieri hanno subito accertato che una vasta area di sterpaglia era interessata dal fuoco che si stava espandendo sempre di più nella pineta per cui è stato necessario chiedere aiuto anche ai Vigili del Fuoco di Francavilla e Brindisi che hanno lavorato per ben tre ore per spegnere l’incendio.
Sul luogo anche la polizia locale, per effettuare tutti i rilievi del caso e aiutare a mettere in sicurezza la zona.
Al momento il bilancio è di 10 ettari andati distrutti tra macchia, sterpaglia e pineta. Sono state avviate le indagini da parte dei carabinieri della stazione di San Pancrazio che dovranno al più presto capire perchè sia nato tale incendio.
Intorno alle ore 18 i piromani, che probabilmente avevano appiccato il primo incendio, sono ritornati all’attacco sempre nella stessa zona. Sia il Ser Bianco che i Vigili del Fuoco sono dovuti ritornare sul posto per arginare le fiamme.
Incendi e situazione di emergenza in tutta la Puglia
Gli incendi di sterpaglie e vegetazione sono una delle emergenze ambientali che colpiscono di più l’Italia in particolare durante l’estate. Le condizioni di siccità e l’aumento delle temperature contribuiscono alla rapida propagazione del fuoco, mettendo a rischio le vite umane e l’ambiente circostante.
Gli ultimi roghi propagati in zona sottolineano la necessità di aumentare la consapevolezza sulla prevenzione degli incendi e rimarcano anche l’importanza del lavoro dei Vigili del Fuoco e delle forze dell’ordine nel fronteggiare queste situazioni di emergenza.
Secondo i dati registrati dall’European Forest Fire Information System, da inizio anno fino agli ultimi giorni di Luglio, in Italia sono andati in fumo ben 51.386 ettari: una superficie pari a quella dell’intero Comune di Foggia.
Oltre 31mila ettari sono bruciati in soli tre giorni, dal 25 al 27 Luglio. La gran parte degli incendi sono di origine dolosa. Tuttavia concentrarsi solo sulla caccia ai piromani, verso i quali il governo ha annunciato nuove pene più severe, rischia di essere fuorviante, perché il loro “successo” in termini di espansione e durata dell’incendio è dato non solo dal vento, ma anche da altri fattori, che chiamano in causa direttamente le politiche ambientali e di protezione territoriale portate avanti in Italia.