Split payment: con la pubblicazione della decisione di esecuzione n. 1552 del 25 luglio 2023 da parte del Consiglio dell'Unione Europea (UE), sono state apportate delle modifiche per quanto riguarda la disciplina relativa alla precedente decisione di esecuzione n. 784 del 2017, disponendo la proroga del meccanismo di versamento dell'IVA (Imposta sul Valore Aggiunto), relativo alla c.d. scissione dei pagamenti, fino al termine del 30 giugno 2026.
La suddetta decisione che è stata presa da parte del Consiglio UE, in particolare, fa riferimento alle disposizioni che sono contenute all'interno del trattato sul funzionamento dell'Unione Europea, all'interno dell'art. 395, paragrafo 1, della direttiva CE n. 112 del 28 novembre 2006, che riguarda il sistema comune dell'IVA, e all'interno della proposta che è stata avanzata da parte della Commissione Europea.
L'art. 1 della decisione che è stata presa da parte dell'Unione Europea prevede che:
Il successivo art. 2, invece, stabilisce il termine a partire dal quale entrano in vigore le disposizioni relative alla decisione di esecuzione del Consiglio UE. Nello specifico, viene disposto che:
L'art. 3, infine, specifica che:
In sostanza, la decisione n. 1552 del 25 luglio 2023, pubblicata all'interno della Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea in data 27 luglio 2023, dispone la proroga dell'applicazione del c.d. split payment (scissione dei pagamenti) a partire dal 1° luglio 2023 e fino al 30 giugno 2026.
Questa decisione è stata presa, su richiesta dell'Italia, dal momento che la scadenza per l'applicazione del meccanismo di versamento dell'IVA si sta avvicinando.
Per quanto riguarda il campo di applicazione della misura, in particolare:
Lo split payment, disciplinato dalle disposizioni che sono contenute all'interno del decreto legge n. 148 del 2017, non è altro che un meccanismo per il versamento dell'imposta sul valore aggiunto dovuta per quanto riguarda le operazioni che vengono effettuate nei confronti di soggetti pubblici.
Attraverso questo meccanismo, in particolare, lo Stato ha la possibilità di ricevere direttamente l'imposta, che viene addebitata alle amministrazioni pubbliche dai loro fornitori.
Ogni anno il Dipartimento del Tesoro pubblica l'elenco dei soggetti che rientrano nel campo di applicazione della misura. Tale elenco, nello specifico, contiene al suo interno i seguenti soggetti:
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