Le immagini del fumo nero dell’incendio a Ciampino adesso lasciano spazio alla paura per la salute delle persone, almeno nelle parole dei residenti della cittadina alle porte di Roma che temono il pericolo di inquinamento da diossina. TAG24 è andato infatti in centro per cercare di capire le sensazioni di chi vive a pochi km da dove si è sviluppato il terribile rogo e ora teme per la propria salute in attesa del risultato delle analisi effettuate dai tecnici Arpa.
Incendio a Ciampino pericolo inquinamento diossina, il video con le parole dei residenti
TAG24 è andato nel cuore di Ciampino, incontrando in uno dei bar più frequentati diversi cittadini che hanno espresso tutto il loro timore per il pericolo dell’inquinamento di diossina a seguito dell’incendio divampato nella giornata di ieri ed ancora in corso: “Pensi che una mia amica lo ha saputo dal figlio che abita a Trento, nessuno del comune è venuto in strada ad informarci”, le accuse di una signora che magari non è stata in grado di leggere il comunicato rilasciato sul sito del comune anche se la paura ora è tutta per la loro salute “Certo che abbiamo timore, non sappiamo se l’aria sia inquinata o meno. Ci dicono di stare chiusi in casa senza condizionatore accesso, ma fa caldo come si fa? Noi abbiamo paura, il fumo era tantissimo“, le parole in corso dei residenti.
I dati sulla diossina disponibili solo domani
La paura dei cittadini non potrà essere dissipata prima della giornata di domani, dato che l’Arpa ha specificato ai microfoni di TAG24 di aver inviato questa mattina dei campioni e che i risultati sulle analisi non arriveranno entro la serata di oggi. Sicuramente la situazione sembra in fase di risoluzione con le fiamme domate, mentre sembrerebbe che all’interno del deposito non ci fossero rifiuti tossici per cui i danni potrebbero essere limitati. Nonostante queste buone notizie il cattivo odore si respira in tutta Ciampino fino ai Castelli Romani, la preoccupazione è ancora tanta e ora non resta che attendere le prime risposte ufficiali per poter dire che l’emergenza sia effettivamente passata.