Malumori in Azione: Cappato si candida per il seggio di Monza lasciato vacante da Silvio Berlusconi, sostenuto dal partito di Carlo Calenda, e intanto quest’ultimo incontra a palazzo Santa Lucia il governatore della Campania Vincenzo De Luca per parlare delle prossime elezioni europee. Tanto la decisione di appoggiare il radicale, quanto l’incontro Calenda-De Luca stanno creando non poche tensioni. Che cosa sta succedendo? Facciamo chiarezza.
Fibrill-Azione: da Cappato a De Luca i nodi dei centristi
Sono due i nodi che stanno creando confusione all’interno di Azione. In prima istanza c’è sicuramente l’appoggio dimostrato dal partito alla corsa di Marco Cappato alle suppletive di Monza. L’attivista, volto radicale di tante battaglie, dall’eutanasia fino all’antiproibizionismo, scende in campo per occupare la poltrona su cui precedentemente sedeva Silvio Berlusconi, prima della sua scomparsa.
E se da un lato il partito di Carlo Calenda sostiene Cappato, dall’altro Mara Carfagna, ex ministra, che si è sempre schierata contro il testamento biologico e il fine vita, definisce la candidatura del radicale “complicata”. Il motivo è molto semplice: egli sostiene delle battaglie e dei temi che dividono non solo il partito di cui fa parte, ma anche Azione.
Intervistata da Il Giornale, Carfagna afferma:
La candidatura di cappato al Lombardia 6 è complicata perché sui temi etici rappresenta posizioni che dividono il suo stesso partito, figuriamoci l’ala liberale e moderata.
Della stessa linea di pensiero è anche Mariastella Gelmini che mostra perplessità legate alla decisione del suo partito, Azione, di sostenere la corsa di Cappato a Monza. L’ex ministra dell’Istruzione afferma:
Non posso essere entusiasta di questa scelta, io cerco di rappresentare quella popolare. Sui diritti ho posizioni diverse da quelle radicali di Marco Cappato.
Così, all’interno del partito di centro, si creano tensioni non da poco. Azione sembra infatti, giorno dopo giorno, dividersi sempre di più in due. Da una parte c’è chi è felice della decisione di sostenere il radicale (e sostenere così anche le sue battaglie). Dall’altra c’è chi invece è sulla stessa lunghezza d’onda di Carfagna e Gelmini.
L’incontro Calenda-De Luca
A preoccupare elettori e i membri stessi di Azione però, come abbiamo anticipato all’inizio, non è solo il nodo Cappato. Da risolvere c’è anche tutta la questione che riguarda l’incontro che c’è stato tra il leader e segretario del partito Carlo Calenda e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Un incontro che non è passato di certo in sordina.
Accompagnato dal consigliere regionale e coordinatore campano del partito Giuseppe Sommese, lo scorso 27 luglio Calenda si è recato a Napoli, a palazzo Santa Lucia, per un faccia a faccia riservato con il governatore campano. A proposito di questo vertice però le informazioni – almeno per il momento – non sono molte.
Quello che emerge è che durante l’incontro al centro ci sarebbe stata una discussione sul possibile sostegno, anche da parte dell’amministrazione regionale, per Azione alle prossime elezioni Europee. Elezioni che si terranno nel 2024.
In cambio sarebbe chiesta invece un’alleanza per le regionali in Campania del 2025. A dire la verità però, il contenuto di questo vertice tra Calenda e De Luca non sembra essere molto chiaro. Quelle che circolano sono indiscrezioni che rimangono in attesa di essere confermate o smentite. Certo è però che i due politici si sono incontrati.
Tuttavia, a quanto pare, a proposito di questo vertice non sarebbe stata informata la presidente del partito, Mara Carfagna. Il faccia a faccia Carlo Calenda-Vincenzo De Luca non avrebbe fatto storcere il naso solamente a lei, ma anche a tanti altri componenti di Azione.
Che cosa succederà adesso? Quali saranno le prossime mosse del leader? E quelle dell’ex ministra? Al momento questo non è dato saperlo. Sicuramente però, tanto la questione Cappato quanto la questione De Luca sono di primaria importanza. E se non verranno risolte il partito potrebbe andare a pezzi…