Il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi si è espresso riguardo la pubblicazione dell’avviso Sport e Periferie 2023
Sport e Periferie 2023, le parole del Ministro Abodi
Il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi si è espresso riguardo la pubblicazione dell’avviso Sport e Periferie 2023, finalizzato alla promozione e lo sviluppo di infrastrutture sportive stanziando 75 milioni di euro ai progetti presentati dai Comuni con meno di 100.000 mila abitanti. Il primo settembre è la data scelta per presentare tali progetti caricandoli nell’apposita piattaforma.
“Con la pubblicazione dell’avviso Sport e Periferie 2023 da parte del nostro Dipartimento per lo sport offriamo un ulteriore e significativo contributo al miglioramento delle infrastrutture sportive dei comuni italiani sotto i 100.000 abitanti. Le politiche pubbliche sportive partono dalla base, dai luoghi socialmente più esposti, dove maggiore è l’esigenza di riqualificazione dell’impiantistica sportiva, e questa misura rappresenta una grande opportunità di sviluppo sostenibile a favore di una maggiore e migliore pratica sportiva nei territori, a vantaggio di chi pratica lo sport in tutte le sue declinazioni e di chi ci lavora. I 75 milioni di euro stanziati dal Governo per questo bando sono una grande opportunità per rigenerare aree urbane e recuperare quelle disagiate, riqualificando, quindi, anche il tessuto sociale. Lo sport è una delle principali ‘difese immunitarie sociali’, fattore strategico per perseguire l’obiettivo del miglioramento della qualità della vita ed è, quindi, opportuno per i comuni potersi predisporre con impianti sportivi sempre più adeguati, sicuri, intelligenti tecnologicamente, educati dal punto di vista ambientale e accessibili per tutte le forme di disabilità.”
Cos’ si è espresso a riguardo Abodi.
Abodi: la candidatura dell’Italia a EURO 2032
Nei mesi scorsi il Ministro Abodi aveva visto accolta la sua proposta e così ne era scaturito un DPCM adibito all’istituzione del Comitato interistituzionale a supporto della candidatura dell’Italia ai fini di ospitare la fase finale degli Europei di Calcio 2032. Il tutto finalizzato alla presentazione del dossier presentato dalla FIGC all’Uefa il 12 aprile 2023. In questi mesi Abodi si è, doverosamente, espresso più volte riguardo questa grande opportunità per l’Italia:
“Mi auguro che l’Uefa premi una Nazione che ha bisogno di fare come l’Italia e non chi ha già fatto. Il nostro Paese in passato ha già dimostrato, come con Expo, di saper lavorare bene quando c’è una scadenza. Se tutto andrà bene avremo nove anni per rispettare gli impegni”
“Euro 2032? Stiamo parlando di valorizzazione del patrimonio pubblico. Non ritengo che quanto necessario debba essere messo dal governo, serve un modello di partecipazione di carattere finanziario, ho lanciato l’idea del fondo immobiliare stadi, dove anche le amministrazioni comunali possono e debbono fare la loro parte. Nei prossimi giorni sarà ufficializzato un comitato interistituzionale con alcuni ministeri chiave e questa sarà testimonianza vera del Governo di sostenere questo processo di sviluppo al di là delle decisioni dell’Uefa. Quanti soldi servono per gli stadi? Torino è uno stadio all’avanguardia, Roma e Milano dovranno essere migliorati, su Milano ci idee diverse. Per gli stadi che restano siamo intorno a 1,5 miliardi, ma il punto è il ruolo nella città, non credo sia un costo ma un investimento remunerativo, ma dovranno essere stadi sicuri, accessibili, nel rispetto dell’ambiente e intelligenti dal punto di vista della tecnologia”. Sempre riguardo gli stadi: “I progetti per Firenze e Venezia non riguardava solo gli stadi, ma si tratta di progetti più vasti di rigenerazione urbana. In Europa c’è un problema: gli stadi non sono considerati infrastrutture sociali”.
Non resta ora che attendere gli sviluppi di questa candidatura capace di porre l’Italia di nuovo protagonista nell’ottica calcistica e non solo.