La corsa dell’Italia si è fermata e non sarà solo per i tassi d’interesse. I dati del Pil dell’ultimo trimestre parlano di una crescita quasi piatta e di un sistema industriale “quasi fermo e molto debole”.
Per il governo italiano la principale ragione di questo brusco rallentamento è da attribuire all’aumento dei tassi di interesse che la BCE ha ritoccato più volte al rialzo negli ultimi mesi.
Tassi d’interesse e difficoltà di accesso al credito
Tuta colpa della “signora” Lagarde quindi, così come fa intendere da un post di questa mattina, 30 luglio, il ministro degli esteri Antonio Tajani. Per il governo italiano è arrivata l’ora di fermare questa ascesa dei tassi d’interesse che hanno portato un rallentamento sostanziale dell’accesso al credito delle imprese.
Famiglie che non riescono a pagare le rate dei mutui,imprese che non chiedono prestiti per investimenti perché il denaro costa troppo. La BCE non aumenti più i tassi di interesse.Rischiamo la recessione. La signora Lagarde ascolti il nostro appello a difesa di famiglie e imprese.
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) July 30, 2023
Conseguenza di questo è stato un trimestre in cui gli investimenti si sono praticamente fermati. Non solo, se l’inflazione fatica a scendere ai livelli disegnati dagli economisti europei nonostante gli aumenti dettati dalla BCE. Le economie europee si stanno accompagnando in serie verso la recessione.
Recessione come già è in Germania e come potrebbe rivelarsi presto in Francia, la nostra dipendenza soprattutto dall’economia tedesca non fa altro che peggiorare le previsioni per i prossimi trimestri e la preoccupazione del governo diventa reale. Se non cambiamo rotta si rischia la recessione.
La @Lagarde va cacciata
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) July 27, 2023
Non è il primo attacco verso la presidente della BCE Christine Lagarde, alcuni giorni fa è toccato al senatore Maurizio Gasparri tweettare di buona mattina. Forse ancora impegnato nella colazione, dato l’orario del tweet, aveva in maniera lapidaria postato un inequivocabile “Va cacciata”, taggando la presidente come per rimarcare il fatto che il messaggio arrivasse con forza alla Lagarde.
Si salvano banche e finanza
Qualche segno positivo c’è ed è legato soprattutto alle banche che da quando la politica di aumento dei tassi è iniziata hanno visto i loro numeri in borsa crescere, trainando il listino di Piazza Affari verso le migliori performance dal 2008.
La borsa di Milano ha registrato un +24% da inizio anno con risultati migliori di Parigi e Francoforte. I risultati sono legati ad un buon andamento dell’economia italiana certo ma anche ai titoli bancari, da sempre croce e delizia della piazza milanese.
I migliori risultati infatti arrivano da Unicredit (+70%) e BPER (+63%), in prima e seconda posizione per risultati da inizio 2023, ma anche Bpm e Monte Paschi hanno registrato una crescita oltre il 30%.
Il sistema bancario e finanziario italiano incide più di altri nell’andamento del listino di Piazza Affari rispetto a quello tedesco e francese. Il motivo resta legato alle solite ragioni e quell’incapacità dell’industria italiana di uscire da quel capitalismo di provincia che è un po’ la nostra arma ma anche la nostra condanna.
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