L’ultimo report del Viminale sul numero dei femminicidi in Italia nei primi otto mesi dell’anno restituisce un quadro grave e su cui è necessario continuare a lavorare: dall’1 gennaio al 23 luglio sono stati registrati 184 omicidi, di cui 65 vittime donne. Tra queste 65, 52 sono state uccise da una persona di provenienza dall’ambito familiare o affettivo e, in più nel dettaglio, 31 sono state vittime del proprio partner o dell’ex. Se al report del Viminale si aggiungono anche i dati raccolti negli ultimi sei giorni, fino al 29 luglio (ossia 5 donne uccise), il totale dei femminicidi è pari a 70.
Femminicidi in Italia, il report del Viminale: 70 vittime nei primi 8 mesi dell’anno
I casi registrati nell’ultima settimana riguardano una 20enne accoltellata nel Milanese dall’ex fidanzato, un’infermiera 63enne uccisa dal vicino di casa con un colpo di accetta, una 39enne uccisa con un colpo di pistola fatto partire dal marito (il quale si è successivamente suicidato, con i figli minorenni presenti in casa) e una 40enne colpita da un proiettile sparato dal fratello del compagno.
Nel report del Viminale, dove vengono il numero di omicidi viene messo a confronto con i dati registrati nello stesso periodo lo scorso anno, emerge un aumento degli eventi pari al +4%: da 177 si è passati a 184. Dall’altra parte, si segnala una riduzione del 10% del numero di vittime di genere femminile: da 72 a 65. Guardando più nel dettaglio ai delitti commessi in ambito familiare o affettivo, si è notato un incremento dell’1% (da 82 a 83) e un decremento del 16% per quanto concerne, più nel dettaglio, le vittime di genere femminile, che da 62 scendono a 52. Diminuiscono del 10% anche degli omicidi commessi dal partner o dall’ex: da 39 si è passati a 35; le vittime donne sono diminuite da 38 a 31 (-18%). Seppur si registri un breve miglioramento rispetto allo scorso anno, bisogna continuare a lavorare per ridurre ulteriormente questi numeri.