Ritardi nelle visite mediche, diagnosi sbagliate e così via. Il pianeta sanità è un mondo complesso e quasi sempre sale agli onori della cronaca per episodi negativi. Questa volta, spulciando nelle notizie della Regione Toscana, troviamo una notizia curiosa: esistono i cani da allerta glicemica. Sembra uno scherzo. Non è così e lo spiega l’assessore regionale alla salute Simone Bezzini: “Nei scorsi giorni è stato approvato un progetto pilota, unico sul panorama nazionale, che riguarda i piccoli pazienti diabetici e i cani da allerta glicemica.
Grazie alla collaborazione tra la Scuola cani guida di Scandicci, l’ospedale Meyer di Firenze e l’Unità di Igiene urbana veterinaria dell’Azienda Usl Toscana Centro, la Regione Toscana procederà all’educazione e all’addestramento di cuccioli per riconoscere i cali glicemici, ma anche per convivere e dividere la quotidianità a fianco dei pazienti più piccoli”.
L’assessore regionale: “E’ un’innovazione nel panorama regionale”
E’ la prima volta che sento parlare di un’iniziativa di questo tipo e Bezzini spiega che “si tratta di un’innovazione sul panorama nazionale, sia per quanto riguarda l’impiego dei cani da allerta, considerando che al momento non esiste una regolamentazione e non sono stati individuati i parametri per quanto riguarda l’allerta glicemica, sia nella cura e il trattamento dei pazienti diabetici, ambito in cui la Toscana è un riferimento a livello nazionale. I cuccioli, oltre a svolgere la funzione salvavita, porteranno infatti anche sollievo e tranquillità tra i familiari dei pazienti, su cui la patologia ha forti ricadute”. Infatti un vecchio proverbio dice meglio un cane amico che un amico cane.
Stefano Bisi