Pensioni 2024: età pensionabile a 60 anni? Una delle migliori ipotesi previdenziali future porta all’uscita che anticipa di 7 anni la pensione di vecchiaia. Il dibattito infinito della riforma delle pensioni sembra chiudersi intorno alla misura Quota 96.

È possibile che la pausa estiva plachi il corridoio previdenziale inacidito, dall’ultimo vertice tenuto il 26 luglio. Ci si auspica che la pausa dall’attività parlamentare permetta al governo Meloni di riflettere sulla questione previdenziale italiana. Il prossimo incontro tra l’Esecutivo e le parti sociali è fissato per settembre, ovvero nel momento della definizione delle prime linee guida della Manovra 2024.

Pensione 2024: età pensionabile a 60 anni?

Chiariamo sin da subito che, la misura Quota 103 è in scadenza il 31 dicembre 2023 e mancano interventi decisivi sia per quanto riguarda ulteriori modifiche che, in merito a un rinnovo anche parziale della misura per il 2024.

Tuttavia, non si esclude che l’uscita a 62 anni con 41 anni di contributi e altre condizioni, sia sostituita dalla Quota 96. Vediamo come.

Riforma pensioni 2024: tra prospettive e certezze

Non tutti sono consapevoli che l’assenza di interventi che anticipano l’età pensionabile portano il lavoratore a scontrarsi direttamente con le regole previdenziali poste in essere dalla legge Fornero. Ed è questo il motivo, per cui in tanti parlano di un possibile brusco risveglio con la Fornero.

Attualmente, la pensione di vecchiaia viene rilasciata al perfezionamento di 67 anni di età e 20 anni di contributi, mentre la pensione anticipata ordinaria si ottiene maturando 41 o 42 anni e 10 mesi di contributi. In quest’ultimo caso, la differenza è data dalla diversa identificazione di accesso alla pensione prevista per le donne e gli uomini, a prescindere dall’età anagrafica.

Una stangata diretta ai lavoratori, specialmente considerando l’allungamento della prospettiva di vita registrata nell’ultimo decennio dall’ISTAT.

Come cambierà l’età pensionabile nel 2024

Il vero problema è l’aumento dell’età pensionabile e l’assenza di risorse necessarie per mitigare il flusso d’accesso alla previdenza italiana. In sostanza, per la prima soluzione al problema riguarda lo stanziamento di altri 15 miliardi di euro per il 2024. Risorse necessarie per rafforzare anche il piano della rivalutazione delle pensioni, ma soprattutto, stanziamenti difficili da reperire.

Secondo investireoggi.it, la soluzione ideale potrebbe essere quella della rimessa in gioco della misura Quota 96. In particolare, il discorso cade sulla misura abolita dalla riforma Fornerno, misura che se rimessa in circolo permetterebbe di lasciare il lavoro a 61 ani di età con 35 anni di contributi.

Un déjà-vu che porterebbe ad abbracciare la pensione di anzianità a 60 anni di età.

Come sarà la riforma delle pensioni 2024?

Difficile capire quando e come potrebbe cambiare il sistema previdenziale italiano. Secondo numerosi esperti, la vera novità potrebbe riguardare il ripristino della misura Quota 96 per il 2024. Tuttavia, a influenzare ogni prospettiva previdenziale presente e futura sono i costi legati all’aumento della previdenza.

È possibile che il governo Meloni opti per il rinnovo della misura Quota 103 per il 2024. La nuova Manovra 2024 potrebbe prevedere anche il differimento della misura Ape sociale e si attendono importanti risvolti per Opzione donna.

In questo quadro sono attese le novità tanto decantate in sede elettorale che riguardano in modo particolare l’introduzione della Quota 41 per tutti i lavoratori a prescindere dall’età anagrafica.

A cui si potrebbe aggiungere la prospettiva previdenziale del presidente dell’INPS che porta a un’uscita a 63 o 64 anni con una doppia liquidazione dell’assegno. La prima quota con il solo sistema contributivo e la restante parte solo con il perfezionamento dell’età pensionabile prevista a 67 anni di età.