La pensione di vecchiaia, reversibilità e invalidità sono oggetto di modifiche importanti. Nel PNRR è contenuta la rivoluzione di alcuni meccanismi previdenziali, che se attuate, ridurranno drasticamente l’accesso ai trattamenti economici previdenziali.

Dal Piano di ripresa e resilienza, arrivano le prime modifiche al sistema previdenziale degli italiani. Il futuro previdenziale potrebbe essere stravolto da modifiche strutturali che punterebbero a ridurre la platea dei beneficiari. Così la pensione di vecchiaia, la pensione di reversibilità e di invalidità a partire dal mese di luglio, saranno oggetto di revisioni totali e parziali a seconda dei casi. Analizziamo nel dettaglio il futuro previdenziale italiano secondo le prospettive del PNRR.

Pensione di vecchiaia, reversibilità e invalidità

Non migliorano le prospettive previdenziali future dei lavoratori. Nel PNRR si ravvisano le prime modifiche al meccanismo pensionistico italiano.

Le prime novità arrivano per le pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità che, da subito saranno oggetto di modifiche rilevanti. Per molti, si tratta di una sorta di anticipo della riforma delle pensioni 2024. D’altra parte, il processo di revisione dovrebbe concludersi con l’innesco degli interventi strutturali posti in essere dalla riforma delle pensioni.

È necessario considerare che, la Riforma del Fisco, con l’aggiornamento delle aliquote IRPEF correlata alla tassazione sui redditi, influirà direttamente sul valore degli assegni previdenziali. Una adeguamento che porterà in ribasso o in alcuni casi in rialzo le pensioni degli italiani.

Secondo quanto riportato da Investireoggi.it, parte degli interventi del PNRR saranno finalizzati alla rimodulazione degli assegni previdenziali. In poche parole, si attiva un intreccio perfetto tra meccanismo e risorse finalizzati alla completa digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Una revisione totale del sistema che punterà a snellire la prassi burocratica correlata tra richiesta e rilascio delle pensioni.

Un sistema che ancorato alla semplificazione del Fisco, affonderà le radici anche nella riqualificazione del valore delle pensioni e l’accesso ai diversi trattamenti. Un mix di fattori già attivato, come ad esempio con la domanda precompilata della pensione di vecchiaia, partita come progetto sperimentale.

Le novità sulle pensioni di luglio

Il progetto sperimentale di accesso automatico alla domanda di pensionamento online permetterà a molti cittadini di presentare in modo autonomo la propria domanda di pensione. D’altra parte, si tratta di un processo di snellimento della burocrazia interna all’INPS, specialmente considerando che, molti dati sono stati già acquisiti dal sistema previdenziale tramite il cassetto fiscale.

Il governo italiano introducendo il sistema automatico per l’accesso alla domanda della pensione di vecchiaia, intende rinnovare la forza lavoro permettendo ai lavoratori di andare in pensione rapidamente. Questo permetterà ai lavoratori di presentare la richiesta di pensionamento a partire dai 65 anni di età come scivolo pensionistico.

Intanto, la pensione di vecchiaia si ottiene perfezionando 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi. E molti lavoratori potranno richiedere un approccio previdenziale agevolato e semplificato a partire da 66 anni e 9 mesi.

La procedura agevolata sarà comunicata tramite l’app IO o a mezzo postale. I neo pensionati riceveranno le istruzioni per completare la procedura di pensionamento tramite l’area personale INPS.

Pensione di invalidità: le novità del PNRR

Per quanto riguarda le pensione di invalidità, nel PNRR sono previste delle importanti novità all’introduzione di processi di automazione per le persone con patologia gravi affetti da deficit fisici o psichici accertati dalla Commissione ASL – INPS.

Per l’introduzione delle nuove misure è stato previsto uno stanziamento di circa 1,3 miliardi di euro, assegnate alle Regioni Lombardia, Lazio e Campania, mentre gli interventi volti a migliorare i meccanismi destinati agli invalidi e caregiver sono contenuti nel Decreto invalidità.