La premier Giorgia Meloni ha rilasciato un’intervista a Sky Tg24 durante la sua visita a Washington, tanti i temi trattati dalla presidente del Consiglio: dal salario minimo fino all’intelligenza artificiale. Meloni ha anche incontrato l’ex segretario di Stato Henry Kissinger.

La “propaganda falsa”

Giorgia Meloni, intervistata da Sky Tg24, parla di come lo scorso anno è stata anticipata da una propaganda falsa che avrebbe raccontato l’ipotesi di un governo inadatto a mantenere i rapporti internazionali. Secondo la premier il governo oggi risulta credibile e serio:

“Ma nella realtà quello che è emerso è un governo serio, affidabile, credibile, che pone con determinazione il tema dell’interesse nazionale, senza dimenticare gli interessi nazionali degli altri”.

La presidente del Consiglio ha affermato di porre questioni di interesse nazionale cercando anche punti di incontro con gli interessi altrui, usando come esempio il tema del Mediterraneo e dell’Africa:

“Quando poniamo il tema del Mediterraneo e dell’Africa questo non riguarda solo l’Italia ma riguarda il ruolo dell’Occidente. E i nostri partner vedono che siamo seri, affidabili e credibili”

L’incontro con Kissinger e la discussione sull’IA

Nella giornata di ieri Meloni ha incontrato l’ex segretario di Stato degli Usa Henry Kissinger con il quale ha parlato di più argomenti, tra tutti l’intelligenza artificiale che la premier promette di portare al G7 dato che è molto attenta a questa materia e ai suoi rischi:

“Con Kissinger ho parlato anche di intelligenza artificiale, una materia su cui sono molto attenta e che porterò anche al G7. Non ci stiamo rendendo conto dei rischi possibili. Sono più timorosa delle conseguenze. Mentre noi abbiamo sempre avuto un progresso che aiutava a migliorare le nostre competenze ma senza mai mettere in discussione la centralità dell’uomo adesso il rischio è di sostituirlo con la tecnologia, e questo deve fare paura: l’impatto sul mondo del lavoro può essere devastante”

La presidente del Consiglio ha parlato di intelligenza artificiale anche con l’imprenditore Elon Musk che si dice preoccupato e vede rischi per il futuro:

“C’è da stare preoccupati e non si può perdere tempo anche governando il sistema mettendo delle limitazioni se sono necessarie. Da Kissinger, su questo ho avuto molti spunti, ci sta lavorando con degli esperti. Ne ho parlato con Elon Musk, che non ha contribuito a tranquillizzarmi: anche lui è critico e preoccupato, vede anche lui i rischi”

Il mercato e il ruolo della Cina

Non poteva sfuggire una domanda sulla Via della Seta e sull’impatto che hanno le relazioni con la Cina sul mercato. La premier ha voluto ribadire che un dibattito a riguardo va fatto con la Cina e non contro la Cina. Inoltre aggiunge che l’alleanza con gli Usa non influisce sul dialogo in Oriente e che le due cose possono coesistere:

“Il mercato non può essere libero se non è anche equo altrimenti rischiamo di devastare i nostri sistemi industriali che hanno degli standard elevati che altri non hanno. Dunque non decoupling ma derisking nella definizione delle catene di approvvigionamento. E’ un dibattito che va fatto insieme alla Cina, non contro la Cina. L’alleanza con gli Usa e il dialogo con la Cina possono stare insieme, è importante riuscire a farle stare insieme. Le semplificazioni in politica estera non sono utili, la base della politica estera è parlare con tutti difendendo i propri interessi e dicendo le cose che non funzionano. Ad esempio in passato qualcosa non ha funzionato sulle catene di approvvigionamento”.

Il salario minimo

Infine Meloni si è detta disponibile ed aperta per confrontarsi sul salario minimo con le opposizioni, anche se non pensa che queste ultime vorranno confrontarsi con lei. Alla domanda se crede nella disponibilità al confronto la premier ha risposto che non pensa che le opposizioni cercheranno il dialogo. La presidente del Consiglio ribadisce di essere stata lei ad aver aperto al dialogo sul salario minimo:


“Sono io che ho aperto al dialogo sul salario minimo. Io ho fatto l’opposizione, non ho mai avuto problemi a dialogare ma buona parte dell’opposizione qualsiasi cosa tu faccia dice che non va bene e io lo considero un approccio sbagliato, che non è stato il mio. Io capisco il tema del salario minimo, è un tema per me sensibile garantire salari adeguati. Il dubbio che ho sul salario minimo è che possa diventare sostitutivo e non aggiuntivo. Se ci sono soluzioni possibili sono disponibile e aperta a parlarne parte, quando parte dell’opposizione cerca il dialogo è giusto darlo. Spero sempre di trovare un’opposizione dialogante“.

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