Reddito di cittadinanza, cosa fare se e quando si riceve l’Sms Inps di sospensione dell’indennità come è già successo a 169mila famiglie che fruivano del sostegno? La legge di Bilancio 2023 ha fissato in sette mese la fruizione per quest’anno dell’indennità per le famiglie all’interno delle quali siano presenti componenti occupabili, ovvero di età tra i 18 e i 59 anni. Famiglie come queste – senza all’interno membri minori, disabili o di età a partire dai 60 anni – perderanno il Reddito di cittadinanza a fine luglio, ad agosto o a settembre.

Quindi, chi ha ricevuto il messaggio da parte dell’Inps della sospensione del Reddito di cittadinanza ha percepito anche l’ultima mensilità spettante, in attesa di altre formulazioni del sostegno al reddito. Per tutti i percettori della misura non si andrà avanti, comunque, oltre oltre il 31 dicembre prossimo: il Reddito di cittadinanza prenderà altri nomi (per i non occupabili), mentre chi può lavorare fruirà di un sostegno alla formazione e alla riqualificazione lavorativa.

Reddito di cittadinanza, cosa fare se e quando si riceve Sms Inps sospensione indennità?

Sono 169mila i nuclei familiari che hanno ricevuto un Sms da parte dell’Inps che avvisava della fine della fruizione del Reddito di cittadinanza. Tutte queste famiglie perderanno l’assegno con decorrenza della sospensione a partire dal 1° agosto 2023. Si tratta delle famiglie occupabili che abbiano al loro interno persone tra i 18 e i 59 anni di età e non vi siano componenti minori, disabili oppure over 60 anni.

Come previsto dalla legge di Bilancio 2023, le famiglie che hanno ricevuto il messaggio di testo dall’Inps sono quelle che hanno già percepito sette mensilità di Reddito di cittadinanza nel 2023. Pertanto, a meno che non vi siano state interruzioni, le famiglie che hanno perso l’indennità sono quelle che hanno percepito il sostegno da gennaio a luglio di quest’anno.

Reddito di cittadinanza, Sms Inps: chi perderà l’assegno nei prossimi mesi?

Non è finita qui, perché tra un mese vi saranno altre famiglie che perderanno l’assegno mensile e che, dunque, riceveranno il messaggio dall’Inps di sospensione del Reddito di cittadinanza. Si tratta delle famiglie che, nel corso del 2023, abbiano già subito la sospensione del RdC e che, pertanto, slitteranno lo stop definitivo con un mese di ritardo. Secondo indiscrezione, riceveranno il messaggio dell’Istituto di previdenza con sospensione dal 1° settembre 2023 circa 80mila famiglie.

Vi sono famiglie che potrebbero ricevere il messaggio di sospensione anche a fine settembre con decorrenza dal 1° ottobre 2023. Si tratta dei nuclei che avevano subito la sospensione un anno fa a seguito di ulteriori accertamenti da parte dell’Inps.

Nuova indennità Supporto formazione al lavoro, che cos’è e come richiederla

Per tutte le famiglie che perderanno il Reddito di cittadinanza in questi mesi – e che dunque risultino occupabili – c’è la novità del Supporto alla formazione al lavoro, un altro sostegno di importo pari a 350 euro mensili. Percepirà questo assegno chi ha tra i 18 e i 59 anni, abbia perso il Reddito di cittadinanza e non abbia persone minori o disabili a carico in famiglia.

La richiesta del nuovo assegno dovrà essere effettuata presso gli sportelli dei Centri per l’impiego e l’Inps. L’indennità, prevista dal decreto “Lavoro” del 1° maggio 2023, sarà versata dall’Inps per una durata di 12 mesi, purché i fruitori frequentino i corsi di formazione. Nel mese di settembre dovrebbero essere circa 88.000 gli ex fruitori del Reddito di cittadinanza che saranno presi in carico dai Centri per l’impiego per la nuova indennità.