La questione fiscale è stata – e rimane – senza dubbio uno dei grandi cavalli di battaglia del governo Meloni. Sin dalla campagna elettorale dello scorso anno, infatti, il centrodestra ha rimarcato più volte l’idea di voler istituire una flat tax che consentisse, nella loro prospettiva, di diminuire il peso delle tasse dalle tasche degli italiani. Oggi più che mai il tema è caldo, dato che la maggioranza è a lavoro per far passare la delega fiscale prima dell’arrivo della pausa estiva.
Il tentativo però, ad onor del vero, non è stato privo di polemiche. Critiche sono piovute, infatti, dopo che il ministro dei trasporti Matteo Salvini ha parlato di pace fiscale, invocando in altre parole un condono che permettesse, in alcuni casi ben specifici, di eliminare i contenziosi aperti tra alcuni evasori e lo stato.
Tutto questo, oltre a suscitare l’ira delle opposizioni, ha di fatti creato un cortocircuito anche all’interno stesso del governo e, nello specifico, proprio nella Lega. All’interno della delega fiscale portata in commissione alla Camera dal relatore, leghista, Alberto Gusmeroli, infatti era prevista una misura opposta. Stiamo parlando, ovviamente, della possibilità di eseguire un “prelievo forzoso” da parte dello stato stesso, che gli garantisse così di poter operare direttamente dai conti correnti degli inadempienti.
Delega fiscale, Federico Freni (LEGA) annuncia: “Il prelievo forzoso non è mai esistito, ma garantiremo che l’agenzia delle entrate non faccia più pignoramenti a vuoto” | INTERVISTA ESCLUSIVA
Intervenendo ai nostri microfoni, proprio l’onorevole Gusmeroli aveva chiarito una settimana fa che la discussione sull’articolo relativo al prelievo forzoso sarebbe avvenuta esclusivamente al Senato. Per questo motivo, oggi abbiamo chiesto in esclusiva a Federico Freni, sottosegretario di stato al ministero dell’economia, sempre in quota Lega, come stessero procedendo i lavori in quel di Palazzo Madama.
Freni annuncia subito che i lavori della commissione finanze sono terminati stamattina, con massima soddisfazione da parte di tutti i membri di maggioranza. Dopodiché chiarisce: “Il prelievo forzoso non è mai esistito”. Non solo, aggiunge: “Abbiamo modificato la norma per garantire che anche i dubbi interpretativi fossero fugati”.
Per il sottosegretario, insomma, si è trattata di una polemica sterile, quella avanzata da Matteo Renzi nei giorni scorsi, in quanto “non è mai stato nelle intenzioni del governo fare prelievi forzosi dai conti correnti”. Piuttosto, sottolinea Freni: “L’obiettivo vero è garantire che l’agenzia delle entrate non faccia più pignoramenti a vuoto”. D’altronde, chiude l’onorevole: “I prelievi forzosi non sono nel nostro DNA”.
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Rispedite al mittente, dunque, le critiche di chi vedeva un cortocircuito tra la pace fiscale e il prelievo forzoso, commissionati entrambi dal Carroccio. La commissione finanze, in senato, ha infatti preferito agire direttamente sull’articolo incriminato, evitando di incorrere in quelli che Freni ha definito dubbi interpretativi.
In questo modo, le linee guida per quella che sarà poi la vera riforma contenute dalla delega sono state tracciate definitivamente. La palla passerà adesso in autunno, quando toccherà infine metterle concretamente in atto.