È l’estate della svolta per Andy Diaz Hernandez, punta di diamante dell’Atletica Libertas Unicusano Livorno e dall’anno prossimo della Nazionale. Un’estate iniziata in largo anticipo, lo scorso 2 giugno al Golden Gala di Firenze, quando il ragazzo nato a L’Avana (Cuba) il giorno di Natale del 1995 ha ottenuto il record nazionale nel salto triplo alla sua prima gara da italiano su suolo italiano: 17,75. Una misura importante che gli ha consentito di battere il precedente primato da 17,60 detenuto proprio dal suo allenatore Fabrizio Donato ed è la terza prestazione mondiale stagionale. E domani, 29 luglio, a Molfetta, Andy disputerà anche i suoi primi campionati italiani.

Il primatista nazionale del salto triplo Andy Diaz ha ottenuto la certificazione PLIDA da Unicusano. E ora punta i suoi primi campionati italiani.

Fresco di cittadinanza ottenuta appena cinque mesi fa, Andy è spesso ospite delle aule dell’Università degli Studi “Niccolò Cusano” dove di recente ha ottenuto la certificazione PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri). Un altro traguardo importante che potrà aiutarlo nella vita di tutti i giorni. Tutte le informazioni sulla certificazione PLIDA sono disponibili a questo link.

Quanto al suo percorso da atleta, Andy potrà rappresentare a tutti gli effetti il nostro Paese dal 3 agosto 2024. Vale a dire che potrà inseguire una medaglia ai prossimi Giochi olimpici di Parigi vestendo i colori azzurri. Mentre dovrà rinunciare ai Mondiali di Budapest in cartellone il mese prossimo e agli Europei di Roma 2024. Ma nel frattempo, domani, potrà dire la sua ai campionati italiani. Ed è una bella notizia, anzi una delle più belle dopo il lungo percorso che ha portato il ragazzo nel nostro Paese.

Andy potrà vestire l’azzurro solo dal 3 agosto 2024. Nel frattempo coltiva i suoi sogni e la bella amicizia con l’ex avversario-coach Fabrizio Donato.

La storia di un sogno e di una bella amicizia, tra lo stesso Andy e il suo ex avversario Fabrizio Donato, il primo a impegnarsi per portare Andy a Roma, dove si allena, e all’azzurro.

“Proprio l’altro giorno – dice Andy – ho terminato il corso per la certificazione iniziato a gennaio e ho passato l’esame. Mi sono trovato davvero benissimo e ho avuto la fortuna di trovare una professoressa fantastica: Ilary Langeli. A gennaio siamo riusciti a fare lezione tutti i giorni. Poi sono cominciate le gare e allora abbiamo dovuto fare qualcosa online”.

Andy Diaz: “Più difficile il record o l’esame? Per il record mi sono preparato tutta la vita!”

Andy scoppia in una risata quando gli chiediamo se sia stato più difficile l’esame finale o il record italiano: “Dai! Ho impiegato tutta la mia vita per fare quel record! Scherzi a parte, l’esame è andato bene e non ho trovato difficoltà“.

Altro esame sarà quello agli Assoluti di Molfetta: “Mi vedo sul podio, al numero 1! Ma no, dai. So solo che sarà una bella gara perché per la prima volta ci incontreremo tutti noi triplisti (lui, l’argento europeo Andrea Dallavalle, il vincitore degli Europei a squadre Tobia Bocchi ed Emmanuel Ihemeje, ndr). Li ho visti e stanno in ottima forma. Per quanto mi riguarda, non cerco i 18 metri, ma una misura tra 17,50 e 17,70″.

Infine, sulla maglia azzurra: “Sono molto contento perché potrò gareggiare alle Olimpiadi nella gara più importante. Mi dispiace per gli Europei di Roma, ma prometto che darò il massimo per Parigi”.

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