Tragedia oggi, Venerdì 28 Luglio 2023, in un cantiere edile a Trani dove un operaio è morto, colto da un malore, mentre era al lavoro. Dalle prime informazioni sembra che l’uomo sia rimasto vittima di un improvviso malore.

Non si tratterebbe dunque di un incidente sul lavoro, ma è possibile che le alte temperature di questa torrida estate abbiano giocato un ruolo determinante nel drammatico evento.

Le autorità hanno subito identificato la vittima, attraverso un rapido controllo dei documenti del personale impiegato in quel momento nel cantiere edile.

Si tratta di Arcangelo Sifo, 53enne nato a Bitonto e residente a Palo del Colle, in provincia di Bari.

L’uomo stava lavorando su un ponteggio esterno ad uno stabile posto all’incrocio tra via Fiume e via Amedeo, nel pieno centro del comune pugliese.

Nella mattinata di oggi, si è improvvisamente accasciato sulle assi dell’impalcatura dell’ultimo piano accusando un malore. Sono stati i suoi ultimi attimi di vita.

Trani operaio colto da malore: inutili le manovre di soccorso

I colleghi impiegati nello stesso cantiere hanno cercato di prestare i primi soccorsi. Hanno subito capito che il malessere non fosse di poco conto. Hanno perciò allertato il numero unico di emergenza 112 richiedendo con estrema urgenza l’invio di una squadra di soccorso medico.

Le condizioni dell’operaio sono presto peggiorate. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118 che hanno trovato il 53enne in arresto cardiaco.

L’operaio era infatti stato colto da un infarto. Il personale medico ha così messo in pratica tutte le manovre di rianimazioni ma ormai non c’era più nulla da fare.

I parametri vitali sono via via degenerati e la morte è sopraggiunta senza che i soccorritori potessero evitarla. Il medico ha quindi ufficialmente constatato il decesso del 53enne.

Nei pressi del cantiere sono quindi arrivate le forze dell’ordine per eseguire ogni controllo del caso. Poco dopo sono intervenuti i funzionari dello Spesal della Asl della sezione di Barletta – Andria – Trani, diretti dal dottor Raffaello Bellino.

Gli addetti hanno acquisito come da prassi la documentazione del cantiere per capire se la tragedia possa essere riconducibile ad una infrazione della normativa in termini di sicurezza. Sembra tuttavia che si sia trattato di una fatalità improvvisa ed inevitabile.

Il caldo all’origine del malore

Possibile che la causa del malore che ha portato al fatale arresto cardiaco sia riconducibile alle fatiche lavorative in questi giorni di gran caldo. Il fisico dell’operaio non ha retto.

Le forze dell’ordine hanno informato del tragico evento il pubblico ministero di turno alla Procura di Trani che a sua volta ha autorizzato lo spostamento della salma presso l’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari. Il corpo è ora in attesa dell’autopsia che dovrà stabilire con ufficialità la causa della morte. Solo dopo questa operazione la salma sarà restituita alla famiglia per le esequie.

Gli inquirenti hanno raccolto la versione dei fatti dei colleghi presenti al momento della tragedia. I lavoratori, tutti estremamente sconvolti dall’accaduto, avrebbero tutti confermato che il 53enne si è improvvisamente accasciato a terra senza un motivo esterno.

Tutto è avvenuto con estrema rapidità senza che nessuno potesse immaginare che da lì a poco il collega sarebbe morto.

La causa morte dell’operaio edile avvenuta oggi a Trani potrebbe essere dunque molto simile a quanto accaduto qualche giorno fa in Sardegna. In quell’occasione un operaio forestale aveva accusato un malore fatale dopo il turno di lavoro.

Il suo corpo non aveva retto alle estenuanti fatiche della giornata in cui era stato impegnato a contrastare l’espansione di un ingente incendio boschivo nella zona di Jerzu, in provincia di Nuoro. In quella giornata si era toccata la temperatura record di 48°C. Tornato a casa, l’uomo è stato stroncato da un infarto.